Ma il Consorzio prepara il futuro

Il Consorzio per la tutela del Valpolicella ha chiuso il bilancio 2024 con oltre 4 milioni di euro in più rispetto al 2023 pari al 6,3%. Un risultato positivo se si considera il momento storico particolarmente difficile caratterizzato da tensioni internazionali e grandi cambiamenti negli equilibri economici. Il 75,5% dei ricavi è stato reinvestito per la promozione ed il ri-posizionamento dei prodotti.

consorzio valpolicella
il dott. Marchesini, presidente, ed il direttore del Consorzio dott. Matteo tedeschi

Christian Marchesini, presidente del Consorzio, sottolinea come l’impegno profuso con una settantina di iniziative promozionali in 18 paesi esteri sia la linea da sviluppare per garantire la redditività alla filiera. In particolare puntando a sviluppare la penetrazioni nel mercato asiatico, in quello australiano, americano e, ovviamente, europeo.

Valpolicella. Non più di 10 tonnellate per ettaro

Una filiera che per ottimizzare la propria produttività deve superare gli individualismi e deve dimostrarsi coesa nelle scelte e nei comportamenti. Determinanti a questo punto le politiche di contenimento produttivo, tanto che il Consorzio ha deciso il blocco degli impianti dei Valpolicella fino al 31 luglio 2028 e la Regione Veneto sta formalizzando l’istanza di diminuire la produzione a 10 tonnellate per ettaro della resa complessiva del Valpolicella, del Ripasso, dell’Amarone e del Recioto.

L’utilizzo delle risorse pubbliche per performare l’attività di promozione del Consorzio è oggi un aspetto irrinunciabile e strategico. Nel 2024 il Direttore del Consorzio, Matteo Tedeschi, ha intercettato circa € 1.500.000,00 di sussidi e l’attesa per il 2025 supera i € 2.000.000,00. Si mira ad essere virtuosi ed efficaci nella gestione amministrativa e finanziaria del consorzio!