In controtendenza col riscaldamento globale
La temperatura del mese di Maggio in Veneto è stata più bassa di 0,5 gradi rispetto alla media, in controtendenza rispetto al riscaldamento globale. Ed è stato anche più piovoso dal 1992. Le precipitazioni sono state maggiori del 34%, il che è una buona notizia per la falda acquifera e che per l’estate ci dovrebbe mettere al riparo dalla siccità. Questo secondo i dati dell’Arpav, l’agenzia veneta per la protezione ambientale che tiene monitorati gli eventi meteorologici.
Tutto questo grazie alla discesa di masse d’aria fredda dal nord Europa.
Le temperature minime sono state sostanzialmente nella media ( +0,2°), ma le massime sono state di mezzo grado inferiori se confrontate con la media degli ultimi 30 anni.

Secondo l’Arpav “anche la percezione comune lo ha fatto sembrare un mese fresco, probabilmente influenzata dal riscaldamento globale a causa del quale risulta sempre più raro ritrovare un mese più fresco, o prossimo ai valori medi del trentennio passato”.
Invece finora le temperature medie dell’anno in corso sono in linea con la media dell’ultimo decennio, ma la media decennale, dicono i meteorologi “suggerisce una leggera flessione nell’ultimo periodo rispetto al ventennio precedente”.
E poi ha anche nevicato in montagna, dove sopra i 2.600 metri la neve ha raggiunto il metro.
Comunque troppo poco per sperare in un’inversione di tendenza del riscaldamento globale.