I ticket sanitari nel 2024 hanno pesato in modo sempre più rilevante sui bilanci delle famiglie italiane. Senza contare, ovviamente, tutte le spese che gli italiani sono costretti a sostenere per curarsi privatamente.

Secondo la Corte dei Conti i cittadini hanno pagato il 9,5% in più per accedere a visite, esami e pronto soccorso, portando il totale delle compartecipazioni a 1,3 miliardi di euro. Una crescita che si aggiunge al già consistente +11,9% registrato nel 2023, segno di una tendenza ormai strutturale.

Nonostante questi aumenti, il gettito per il Servizio Sanitario Nazionale resta ancora inferiore ai livelli pre-Covid — complice anche l’abolizione, nel 2020, del superticket da 10 euro sulla specialistica ambulatoriale — ma per i cittadini il peso economico della cura è in netta risalita.

A trainare la crescita del 2024 sono state soprattutto le Regioni del Sud, dove le famiglie hanno speso il 10,7% in più rispetto all’anno precedente. Un recupero significativo che, però, non basta a colmare il divario con il Nord.
Nelle regioni settentrionali a statuto ordinario, la spesa pro capite per i ticket si attesta a 27,2 euro, esattamente il doppio.

Questa forbice riflette non solo le differenze nei livelli di reddito e nei sistemi sanitari regionali, ma anche una diversa offerta di servizi e una disomogenea applicazione delle politiche di compartecipazione.

SANITA

Ticket sanitari per specialistica e pronto soccorso: la pressione cresce

Il motore principale dell’aumento resta la specialistica ambulatoriale, che da sola rappresenta il 96% del totale dei ticket e fa segnare un incremento del 9,2%.
Più contenuto, ma comunque rilevante, il contributo proveniente dal ticket per il pronto soccorso, che nel 2024 ha generato 43,7 milioni di euro. Su questo fronte, spicca un dato sorprendente: quasi due terzi del gettito (66%) provengono da due sole regioni, Veneto ed Emilia-Romagna, che però contano insieme meno del 16% della popolazione nazionale.

Farmaci, altri 1,5 miliardi di spesa

Per completare il quadro bisogna sommare ai ticket sulle prestazioni quelli sui farmaci, tra quote fisse e costi aggiuntivi per la scelta di medicinali branded. Anche qui la spesa dei cittadini non accenna a diminuire: nel 2024 le famiglie italiane hanno versato 1,5 miliardi di euro solo per questo capitolo.

Sommando tutte le voci, il conto finale che gli italiani hanno pagato di tasca propria per la sanità nel 2024 raggiunge 2,801,8 milioni di euro, il 5% in più rispetto al 2023. Praticamente una tassa indiretta. Un campanello d’allarme per la tenuta dell’universalità del sistema sanitario pubblico.