(di Gianni Schicchi) Una nuova produzione teatrale di Otello al Teatro Romano (giovedì 10 e venerdì 11 luglio) farà rivivere l’eterno classico shakespeariano della letteratura mondiale dai caratteri così drammaticamente attuali anche dopo secoli, vista la cronaca di oggi. “Otello” di William Shakespeare, per il festival “Estate Teatrale Veronese”, nella drammaturgia di Dacia Maraini, avrà la regia di Giorgio Pasotti, con Giacomo Giorgio, nel ruolo di Otello e dello stesso Giorgio Pasotti che interpreterà Iago, mentre Desdemona sarà la giovane Claudia Tosoni.
Nella presentazione dello spettacolo, Giorgio Pasotti si è interrogato sulla forza di un grande classico come il testo shakespeariano, di parlare alle giovani coscienze, di insegnare attraverso la morale, di mostrare senza mediazioni tecnologiche, il dolore e lo sgomento per le vite non rispettate.
“Dopo un tempo così lungo quest’opera ci mette ancora di fronte a una realtà malata e incattivita che è tragicamente attuale. Proveremo a parlare – ha spiegato ancora Pasotti – alla generazione di oggi con una compagnia di giovani attori di straordinario talento. Gli parleremo di quello che accade tutti i giorni con le parole di quattro secoli fa; parole forti, senza tempo, che raccontano la storia di una donna che ha avuto il coraggio di fare la sua scelta, in una società che come quella in cui viviamo temeva diversità e differenza, e che ne ha dovuto pagare la funesta conseguenza. Un punto di vista poco frequentato, ma che restituisce al dramma una incredibile, cruda modernità.”
Con i versi “E tu…come sei pallida! e stanca, e muta, e bella, pia creatura nata sotto maligna stella…..finisce la storia di Desdemona e Otello: lei lo aveva sposato per amore contro i cliché dell’epoca; lui, lo straniero, il moro, lo aveva voluto reclamando libertà di scelta e autonomia, lottando con il padre perché lo accettasse. Otello, incapace di gestire le emozioni, capitano coraggioso e leale, ma marito insicuro e geloso. Forse lei era troppo bella e troppo ingenua, troppo sicura del suo amore e dell’amore di lui.
“Così Otello la uccide e poi mette fine alla sua stessa vita, per gelosia e per possesso, come gli uomini di oggi e come gli uomini di domani in questa società patriarcale, se non si educano le nuove generazioni. Ma cosa succede quando l’amore si trasforma in controllo – ha concluso Pasotti – Quando il desiderio di libertà viene soffocato dal bisogno di possesso? E soprattutto: possiamo ancora imparare qualcosa da Otello?”
A interpretare il protagonista del dramma sarà Giacomo Giorgio, giovane attore amato dal grande pubblico, che ha sintetizzato questa nuova esperienza teatrale con: “L’Otello è tra le opere shakespeariane più importanti e, davanti ad un capolavoro come questo, il mio lavoro da attore si limita all’ascolto. È il testo stesso ad interrogarci grazie alle tematiche che affronta, purtroppo ancora molto attuali, come il femminicidio e la diversità intesa come arricchimento e non come qualcosa di cui avere timore. È un’impresa ardua quella che mi accingo a intraprendere con grande gioia ed impegno: dare vita alle tormentate emozioni di uomo che da vittima diventa carnefice sconfinando nella follia, trasferendole in un intenso dialogo con la realtà del tempo presente.”
La produzione è del Teatro Stabile d’Abruzzo, Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni e Virginy l’Isola Trovata, in collaborazione con il Teatro Maria Caniglia. L’adattamento scenico è a cura di Antonio Prisco, le musiche sono di Patrizio Maria D’Artista.
