Tosi attacca l’amministrazione per la gestione dei rifiuti

“Il nuovo sistema di raccolta differenziata, anche con l’estensione del porta a porta, non funziona e non ha senso. Costa il 20% in più e la raccolta è più lenta e macchinosa. Risultato? La città è sporca con cumuli di rifiuti sulle strade e aumenta il personale Amia con inidoneità professionali poiché gli si chiede anche 400 prese al giorno, un carico insostenibile. Ed è maggiore l’inquinamento, dato che i camion stanno di più in strada, dovendo raggiungere e fermarsi ad ogni abitazione, e salgono gli oneri di manutenzione dei mezzi. Direi che l’amministrazione comunale ha poco da vantarsi: potrebbe ottenere gli stessi risultati di differenziata, senza creare questo disastro”. 

La raccolta rifiuti porta a porta non funziona e costa il 20% in più
Flavio Tosi

Lo afferma l’europarlamentare di Forza Italia ed ex Sindaco Flavio Tosi, che ricorda che “da Sindaco avevo appositamente scelto di non ampliare ulteriormente il porta a porta perché non reggeva sul piano organizzativo e dei costi. Ero stato pragmatico, qui invece abbiamo un‘amministrazione comunale ideologica e demagogica”.

Tosi entra nel dettaglio: “Non serviva mettere i cassonetti intelligenti (che in realtà sono stupidi, avendo le bocche strette e piccole) e fare il porta a porta per ottenere una maggiore raccolta differenziata, che funzionerebbe lo stesso, essendo da tempo nella cultura e nella mentalità della cittadinanza; comunque poi esiste un sistema di differenziata a valle, post raccolta, con gli impianti di selezione. Vero che potenzialmente ci sono delle sanzioni da corrispondere, ma il maggior costo del porta a porta per i motivi di cui sopra è assolutamente superiore. Con il nuovo sistema si creano disagi veri ai residenti e si incide negativamente sul decoro urbano per gli accumuli di materiali”.

Tosi continua: “Col porta a porta sono aumentati i giri di raccolta dovendoli fare per ogni punto di rifiuti anziché nei cassonetti, ogni operatore così può arrivare anche a 400 prese al giorno e questo ha accresciuto le inidoneità professionali al servizio, con il personale Amia poi difficilmente ricollocabile in azienda. Si inquina di più e i costi del servizio, di manutenzione dei mezzi e del personale sono incrementati, in questo modo il costo complessivo della raccolta si sposta sempre più sul costo del servizio, anziché sul costo del trattamento finale”.