Generali, trimestrale in crescita in linea col piano strategico. Tra pochi giorni – aspettando la fusione – i dati di Cattolica

(s.t.) Generali vola e si prepara a integrare Cattolica dopo la conclusione dell’Opa e in attesa di definire le ultime mosse in vista del delisting. Risultati in netta crescita per il gruppo triestino, che ha reso noti i risultati al 30 settembre: fra tutti, oltre allo sviluppo del business nei vari rami, l’utile netto che sale del 73,6% a 2,25 miliardi, da 1,297 nel 2020. Dati molto positivi che vanno considerati tali anche visti dalla riva dell’Adige. I risparmiatori e gli ex soci di Cattolica devono leggerli con attenzione e iniziare ad abituarsi a tenere sott’occhio le scelte e l’andamento di Generali: perché (siano pronti o no ad ammetterlo), ormai è questa la compagnia “di casa”.

Il risultato operativo, spiegano da Trieste nella nota sulla trimestrale, “è salito del 10% a 4,4 miliardi grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita, Asset Management e Holding e altre attività. Anche il contributo del segmento Danni è stato resiliente, nonostante la maggiore incidenza dei sinistri catastrofali”. I premi lordi complessivi salgono a 54,9 miliardi, in aumento del 6,4% grazie allo sviluppo sia del segmento Vita che nei Danni. La raccolta netta Vita ha raggiunto i 9,5 miliardi (+3%). Il Combined Ratio, che misura la redditività del ramo danni, è leggermente peggiorato al 91,3% anche a causa di gravi eventi climatici, mentre il Solvency Ratio (definito “estremamente solido”) è salito al 233% con un incremento di 10 punti percentuali sull’intero 2020.

Sintesi della trimestrale di Generali al 30 settembre. In alto, la sede storica a Trieste
Cristiano Borean, CFO di Generali

Tra meno di una settimana, martedì 16, toccherà al CdA di Cattolica esaminare e approvare gli analoghi dati al 30 settembre che saranno resi noti il giorno successivo, mercoledì 17. Le previsioni sono positive, con indici in crescita dopo gli ottimi risultati al 30 giugno. Ma le comunicazioni di Generali contengono già oggi traccia della strada percorsa fin qui insieme alla compagnia veronese. In riferimento all’Opa, infatti, Generali riassume gli eventi significativi avvenuti dopo il periodo esaminato dalla relazione. Conferma quindi di detenere “una partecipazione dell’84,475% del capitale sociale dell’emittente. L’offerta, accolta con successo dal mercato, è pienamente in linea con la strategia “Generali 2021” e rientra nel rigoroso e disciplinato approccio alle fusioni e acquisizioni del gruppo. L’operazione permetterà a Generali di accelerare la diversificazione del business in favore del segmento Danni, confermare l’impegno a perseguire una crescita profittevole e creare valore per i clienti, coerentemente all’ambizione di Generali di essere Partner di Vita”.

Sempre di Cattolica ha parlato indirettamente anche Cristiano Borean, responsabile finanza del gruppo Generali, confermando che il Leone ha ancora 1 miliardo in cassa per eventuali altre operazioni e sottolineando che gli obiettivi restano sempre gli stessi: “Rafforzare la leadership in Europa, crescere in mercati di alto valore come l’Asia e individuare eventuali opportunità nell’asset management”. Tolta la spesa per l’acquisizione in Malesia sulla somma potenzialmente investibile ha avuto effetto positivo il fatto che l’Opa Cattolica non sia stata completata tutta per cassa. “Queste operazioni sono un mezzo per diversificare ulteriormente le fonti di utile e accelerare l’esecuzione delle strategie, ma non un obbligo”, ha aggiunto Borean, “Vi ricorriamo per creare valore per i soci e continuiamo a valutare operazioni possibili se coerenti con la strategia. A fine anno faremo il punto della situazione, insieme con il nuovo piano, anche su questo”.

Alla luce dei risultati dei nove mesi del 2021, Generali conferma l’outlook sul prossimo futuro, a partire dall’obiettivo “di una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione tra il 6% e l’8%”. Prevede inoltre “un RoE atteso del 2021 maggiore dell’11,5%. E il target del pagamento dei dividendi cumulati 2019-2021 (4,5 – 5 miliardi) è stato raggiunto con l’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 recentemente effettuata”. I dati al 30 settembre, ha aggiunto Borean, “confermano l’ottima redditività del gruppo, l’eccellenza tecnica e l’andamento profittevole di tutte le linee di business col Solvency Ratio ai vertici del settore”.

“Continua la crescita della raccolta netta Vita, interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio, mentre il segmento Danni si conferma resiliente nonostante l’aumento della sinistralità catastrofale. Prosegue la crescita del risultato dell’asset management, anche grazie alla strategia multi-boutique. Risultati pienamente in linea”, conclude il CFO del Leone, “per completare con successo il piano strategico “Generali 2021”, e una solida base per il nuovo piano triennale che presenteremo al mercato il 15 dicembre”.

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