Tosi lancia Forza Nord. Sala piena per il convegno ‘ La nuova forza del Nord. Per un’Autonomia che guarda all’Europa’ che si è tenuto domenica mattina a Veronafiere nella Sala Salieri del centro congressi. L’incontro è stato organizzato dal comitato Forza Nord con Forza Italia e Ppe. Cioè da Flavio Tosi, europarlamentare, coordinatore regionale di Forza Italia e presidente di Forza Nord. Con lui hanno preso la parola Max Bastoni, del comitato Forza Nord Lombardia, gli’ex deputati Marco Reguzzoni e Filippo Busin per Forza Nord Veneto, Roberto Cota di Forza Italia, già presidente della Regione Piemonte, e Manes Bernardini dall’Emilia-Romagna e per la Valle d’Aosta Sergio Ferrero. Tra il pubblico sono stati notati diversi esponenti veronesi della Lega.
Tosi parla ai leghisti delusi
Per Tosi è in qualche modo un ritorno alle origini, quando militava in quella Lega che non aveva ancora compiuto la svolta nazional-sovranista. Solo che di acqua sotto i ponti da allora ne è passata. E allora ecco che la questione settentrionale la affronta con toni diversi, con un approccio non ideologico, ma pragmatico ed in una prospettiva europea. Il che significa superare le istanze tese a fare del Nord una piccola patria, che lo porterebbero di fatto all’isolamento. Gli interessi del Nord si fanno invece collegandolo sempre di più ai Paesi europei nel campo economico, sociale, sanitario, del welfare, dell’innovazione e della digitalizzazione.
Il Nord, locomotiva economica d’all’Italia, collegato senza soluzione di continuità con la Mitteleuropa. E non bisogna essere degli economisti per sapere come l’intero settore manifatturiero del Nordest sia stato gravemente penalizzato dalla crisi che sta attraversando la Germania. A dimostrazione di come soprattutto il Veneto faccia parte del sistema economico-produttivo mitteleuropeo
Una linea compatibile con il suo ruolo di europarlamentare, con la linea politica di Forza Italia, che aderisce al Ppe, e con l’impostazione autonomista e federalista non solo di Tosi, ma dei numerosi presenti di provenienza leghista. Una linea di concretezza, pragmatica, come la posizione che Tosi ha illustrato sulla riforma delle concessioni autostradali che ha in mente Salvini. Una riforma di stampo centralista che, fatti salvi i lavori di manutenzione e quelli inerenti direttamente le autostrade, porterà alla nuova Anas tutti i ricavi miliardari dei pedaggi.
Oggi invece questi possono essere reinvestiti sul territorio, com’è avvenuto con l’autostrada Brescia-Padova che ha costruito fondamentali opere, come ad esempio tutto il sistema delle tangenziali di Verona, Brescia e Vicenza. Se la riforma andasse in porto i primi a farne le spese sarebbe il nostro territorio, visto che il rinnovo della concessione dell’autostrada Brescia-Padova scade nel 2026.
Ed è proprio questo il punto centrale dell’operazione di Forza Nord: dare una risposta politica a tutti quei leghisti che non si riconoscono più nella linea di Salvini, accusato di aver messo nel cassetto le istanze autonomiste e la questione settentrionale per trasformare la Lega in un partito nazionale di destra. Ecco allora l’iniziativa di Tosi che offre un’alternativa ai leghisti delusi costituendo all’interno di Forza Italia un contenitore destinato ad ospitarli. Un’opzione che potrebbe dare dei risultati imprevisti già alle prossime regionali.
Forza Nord, che si costituirà come movimento, con un suo statuto, è attualmente un comitato “che guarda al futuro con la determinazione di costruire un’Europa più forte, unita e rispettosa delle identità locali”. L’impegno del comitato è “per un Nord Italia protagonista in Europa, capace dim innovare e crescere nel rispetto delle sue tradizioni, del suo ambiente e della sostenibilità economica delle imprese”.
Innovazione nella tradizione; sostenibilità senza danneggiare le nostre imprese; collaborazione fra le regioni transfrontaliere; valorizzazione delle radici; costruire un’Europa fondata sulle regioni, questi i pan ti caratterizzanti emersi durante lavori di Forza Nord.