( p.d.) Come volevasi dimostrare tutte le elucubrazioni sulla 4^ candidatura di Zaia alla presidenza del Veneto si sono rivelate chiacchiere. La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il 3° mandato. Ciò non toglie che la Lega continui a rivendicare la Regione. Ed è anche comprensibile. Non tanto per il consenso che alle ultime elezioni ha dimostrato di avere, decisamente minoritario, quanto per il radicamento territoriale, decisamente superiore a quello degli altri partiti del centrodestra. Perchè la Lega ha più sezioni, sedi, sindaci, amministratori degli alleati? La risposta sta nel fatto storico che la Lega è il partito più vecchio di quelli presenti in Parlamento. Tutti gli altri sono nati dopo. Magari emanazione di partiti che già erano esistiti nella 1^ Repubblica.

La Lega vuole il Venato anche senza Zaia

Zaia fuori gioco. Ma la Lega non demorde

Come il Pd, continuazione nel tempo del vecchio Partito Comunista Italiano e quindi del Partito Democratico della Sinistra. O di Fratelli d’Italia, prosecuzione di Alleanza Nazionale, evidente già dal logo, e prima ancora del Movimento Sociale Italiano di cui conserva nel simbolo ancora la fiamma tricolore.

In sostanza la Lega è l’unico movimento politico che è sopravvissuto alla fine della 1^ Repubblica.

E i partiti della 1^ Repubblica erano partiti veri, dove gli iscritti e i militanti contavano, venivano ascoltati ed erano loro a decidere con congressi veri la linea politica e i capi. Non come quelli venuti dopo. E allora è proprio per il fatto di essere un partito vecchio stampo che la Lega può vantare quel radicamento territoriale che presenta agli alleati come una credenziale per pretendere la candidatura del presidente del Veneto.

Sicuramente una buona ragione. Ma non sufficiente. I voti sono voti e fino a quando le regole della democrazia si baseranno sul consenso elettorale e non verranno adottati altri criteri sarà difficle per Salvini convincere gli alleati a cedergli il Veneto. FdI è il partito di maggioranza relativa e Forza Italia in termini di voti è 3^. Ma il tavolo è nazionale, non veneto. E su questo livello si stanno giocando diverse partite che potrebbero influenzare la scelta veneta. E poi, si sa, la politica è l’arte del possibile.

Zaia fuori gioco. Ma la Lega non demorde