Se, come sostiene l’amministrazione comunale di Verona, la sicurezza non è una sua competenza, bensì dello Stato con le sue articolazioni territoriali, Prefetto e Questore, che cosa ci sta a fare l’assessore alla Sicurezza? Il ragionamento del deputato veronese Marco Padovani, che dalla Camera vigila su quanto accade nello nostra città, non fa una grinza.

Il deputato si rifà alla «recente intervista del Questore di Verona, Rosaria Amato, che ha confermato pubblicamente le criticità legate alla sicurezza e alla gestione dell’ordine pubblico in città, non possiamo più accettare la narrazione di un Comune che si limita a scaricare ogni responsabilità. E mentre apprendiamo ancora una volta dai giornali dell’ennesima rissa in pieno centro, questa volta in Piazza San Nicolò — sempre più teatro di episodi violenti e di degrado — l’amministrazione comunale risponde con il solito mantra: “non è competenza nostra”, è materia del Prefetto e del Questore.

Sicurezza. Se non compete al Comune, che chi sta a fare la Zivelonghi?

Ma allora viene da chiedersi: quando l’assessore Zivelonghi e il sindaco Tommasi partecipano ai tavoli istituzionali sulla sicurezza, di cosa parlano? Quali sono le priorità che pongono? Portano davvero le segnalazioni del territorio o si limitano a fare presenza?»

Padovani. Il Comune faccia la sua parte per garantire la sicurezza

«Il Comune-  continua il parlamentare di FdI-  ha il dovere di farsi carico delle problematiche della città, di raccogliere e rappresentare le istanze dei cittadini, di sollecitare e collaborare con le Forze dell’Ordine. Ma se l’assessore alla Sicurezza arriva a dichiarare che non ha competenza su nulla, allora dobbiamo chiederci: a cosa serve questa figura in giunta? Perché mantenere una delega così importante se poi il messaggio politico è che il Comune non può farci nulla?»