Gli azionisti della Popolare di Vicenza si appellano a Nordio per reintegrare in Magistratura Cecilia Carreri, che si era battuta per processare Zonin 

Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio si è impegnato a reclutare magistrati anche con una legge speciale per colmare con urgenza la grave carenza di magistrati. In linea col Ministro la richiesta di revocare il decreto che accettava le dimissioni di Cecilia Carreri, magistrato vicentino che si era battuta per processare Zonin, presentata dagli avvocati Camilla e Vincenzo Cusumano dello studio Legals di Padova e Verona a nome degli azionisti della Popolare di Vicenza. 

Carreri, nel suo ruolo di Gip, aveva cercato di bloccare la richiesta di archiviazione avanzata nel 2002 dalla Procura di Vicenza in favore di Zonin, Presidente della Banca Popolare di Vicenza. Bisognava però arrivare al crollo della banca vicentina prima che Zonin e altri vertici della Bpvi venissero processati e condannati. 

L’avvocato Camilla Cusumano afferma: “Sono molto orgogliosa di rappresentare il giudice Carreri. Ho seguito la questione della Popolare di Vicenza fin dal 2015. Se il Ministro Nordio accogliesse la nostra istanza potremmo dire di avere finalmente ottenuto giustizia: i vertici Bpvi condannati e la Carreri di nuovo in servizio”

Da 12 anni la dott.ssa Carreri sostiene una difficile battaglia per avere giustizia. Nel 2002 era Gip a Vicenza, dove l’anno prima c’era stata l’ispezione della Banca d’Italia alla Bpvi. Era partita un’indagine su Zonin, ma la Procura aveva chiesto l’archiviazione. La Carreri aveva rigettato la richiesta di archiviazione cercando di fare processare Zonin. Ma inutilmente: nel 2009 il procedimento decadde. Però nel 2017 Zonin venne imputato ed ora è stato condannato in appello. 

E’ per questo che molti azionisti della Bpvi ritengono che Cecilia Carreri sia stato uno dei pochi giudici che ha cercato di fare giustizia. Con varie manifestazioni hanno chiesto che venisse reintegrata nella Magistratura da cui è fuori dal 2009 quando si dimise in seguito a un procedimento penale -poi archiviato- nei suoi confronti per questioni disciplinari inerenti una sua malattia ed un’aspettativa.

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