La fotografia è uscita questa mattina presto su Facebook ed ha fatto rumore: Fabio Venturi, per dieci anni braccio destro di Flavio Tosi, con una stretta di mano ha ufficializzato il suo sostegno a Federico Sboarina per le prossime amministrative. Un sostegno e, forse, una candidatura «se ci saranno le condizioni – spiega l’ex presidente di Agsm – e se questo non genererà incomprensioni nella mia professione (Venturi è un affermato dirigente sportivo). Anzi, questa sarà la vera discriminante nella decisione che prenderò nei prossimi giorni. Ma – aggiunge – non è una priorità: al di là della mia candidatura o meno, potrei anche limitarmi a fare quello che mi riesce meglio, e quindi ad organizzare dietro le quinte. Quello che voglio sottolineare è proprio il mio appoggio al sindaco uscente, una brava persona, che spero venga riconfermata».

Cinque anni fa eravate sui due lati opposti della barricata…

«Vero. E debbo dire che dopo il risultato Federico mi telefonò per salutare e chiedere come stavo. Un gesto di grande cortesia. Poi non ci siamo più sentiti per anni. Abbiamo “riacceso” i telefonini durante la pandemia: da un messaggio di solidarietà mia per il difficile momento, è iniziato un dialogo fitto e si è riannodata la vecchia amicizia. Mi ha fatto piacere e così mi è venuto naturale, da cittadino, pensare a Federico come mio candidato per le prossime amministrative».

Nessuna tentazione di giocare in proprio?

«Sono onesto, ci avevo anche pensato. Naturale non voler interrompere, dopo quanto accaduto nel 2017, la mia esperienza politica. Ma poi ho capito che il mio tempo era passato, la mia stagione perfetta era cinque anni fa. E’ andata così, pazienza».

Flavio Tosi l’ha più sentito?

«No, da quelle elezioni mai più. Nemmeno per berci un caffè».

Reazioni al post di oggi?

«Qualcuno del suo entourage mi ha scritto dicendosi “deluso”… Ma non mi interessano le vecchie polemiche. Capitolo chiuso».

Allora, una prima analisi sul prossimo voto…

«Città polarizzata su tre posizioni chiare: centrodestra, centrosinistra più una civica, quella di Flavio. Penso che alla fine la città si schiererà sui due poli tradizionali (in questo replicando il posizionamento attuale dei movimenti politici soprattutto se Forza Italia chiuderà un accordo per restare nel centrodestra). E trovo che quella fra Federico Sboarina, da un lato, e Damiano Tommasi, dall’altro, sarà una bellissima sfida, fra due persone perbene, che non potrà che fare bene alla crescita di Verona».

Un giudizio su Tommasi?

«Lo conosco, una persona meravigliosa. La scelta migliore per il centrosinistra. Lo penalizzano la scarsa esperienza nelle problematiche amministrative e il fatto di non essere “della città”. Abbiamo visto già cinque anni fa che questo è, volenti o nolenti, un fattore importante. Vedremo, mancano 100 giorni. C’è molto tempo davanti prima del voto».