La cena che si è tenuta ieri sera a Minerbe potrebbe essere ricordata in futuro come il primo passo della candidatura alla presidenza della Regione di Elisa De Berti, ed inogni caso al Consiglio regionale.
Un incontro conviviale organizzato dalla vice-presidente della Giunta regionale del Veneto e assessore alle infrastrutture, veronese e leghista incentrato sull’impegno autonomista della Lega che ha messo a tavola davanti ad un piatto di risotto e di bollito 260 fra politici, sindaci, amministratori e rappresentanti delle categorie, non solo della Bassa.
Tra i presenti il presidente della Provincia e sindaco di Nogara, Flalvio Pasini, i sindaci di Minerbe, Andrea Girardi, di Cerea, Marco Franzoni, di Salizzole, Angelo Campi, il presidente di Confcommercio, Paolo Arena con Nicola Baldo della sua giunta, il direttore di Confesercenti, Alessandro Torluccio. S’è visto anche Fabio Venturi, attualmente capo-gabinetto del presidente della Provincia di Mantova.
De Berti con Stefani e Tosato
Negli interventi della De Berti, che ha fatto gli onori di casa, del senatore veronese Paolo Tosato e del segretario regionale leghista Alberto Stefani, padovano, non si è parlato di elezioni, ma dell’importanza di portare a conclusione il processo per ottenere l’autonomia differenziata che è partito proprio dal Veneto.

Un impegno che tutti e tre gli esponenti leghisti hanno tenuto a rimarcare. Ma pur sottaciuto, il tema che ha aleggiato nell’aria per tutta la sera sono state le elezioni regionali che è ornai certo si terranno fra la fine di settembre ed il mese di ottobre. Una volta caduta la possibilità di una ricandidatura di Zaia e rimarcata la ferma volontà del Carroccio di mantenere per sé la presidenza della regione, va da sé che la presenza come ‘domina’ della cena di Elisa De Berti suggerisca almeno l’ipotesi che nei piani del partito di Salvini possa essere lei la candidata nel segno della continuità, visto che di Zaia è una fedelissima.