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Sondaggio. La grande maggioranza degli italiani è contro la guerra

Da un sondaggio di Mannheimer pubblicato su La7 risulta che il 61,5% degli italiani pensa che Israele debba fermare la guerra contro Hamas in ogni caso. Il 20,3% che la debba fermare solo in caso di rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Appena il 3,2% ritiene che la guerra debba continuare.Il sondaggio è stato presentato nella trasmissione Piazza Pulita ed ha preso spunto dalla polemica nata attorno all’affermazione fatta dal palcoscenico di San Remo dal cantante Ghali che ha definito ...

Chiudete quella porta! Paura del raffreddore? No. I partiti hanno paura delle correnti.

La parola corrente non piace. E’ un tabù. Non vogliono neanche sentirla nominare. E’ così in tutti i partiti. Evoca la Prima Repubblica, ma era poi così male? Riporta ai partiti tradizionali: la Dc, il Pci, il Psi. Ma anche il Msi, dove pure c’erano le correnti. Eccome se c’erano! Il partito dei neo-fascisti era più democratico di quelli di adesso! La parola corrente fa paura. Chiudete la porta! Paura di prendere il raffreddore? Macché, della democrazia. Ma le correnti sono ...

Parlamentarie, collegi, listini bloccati. Senza le preferenze gli elettori contano poco niente. Da dieci anni premier non eletti. C’è ancora la democrazia?

Sono due i metodi usati per decidere le candidature alle elezioni.  Il primo è quello dei capi-partito che all’interno delle segrete stanze, al massimo condividendo le scelte con i rispettivi cerchi magici, decidono chi candidare nei posti sicuri e chi no. In pratica eleggendo loro quelli che dovrebbero scegliere i cittadini con le preferenze.  Il secondo è quello grillino delle ‘parlamentarie’, l’approvazione online dei candidati da parte di 50 mila iscritti di ...

Trent’anni fa Tangentopoli. Ma non chiamatela rivoluzione. A conti fatti sono stati più i danni dei benefici.

In questi giorni vengono ricordati i trent’anni da Tangentopoli. Fu un evento storico. Cambiò l’Italia. E siccome gli italiani hanno una particolare inclinazione per le commemorazioni, si commemora anche questa specie di rivoluzione anche se non fu una rivoluzione. Non s’è mai vista una rivoluzione gestita dal potere, quello giudiziario. Ma, ammettiamolo, vi fu fra il 1992 e il 1994, anche il coinvolgimento popolare. Reazione al malcostume diffuso delle tangenti. Così quando Di Pietro ...

Come è cambiato e sta cambiando il quadro politico italiano

Se i dati dei sondaggi fossero confermati alle elezioni il quadro politico italiano ne uscirebbe molto cambiato.  Con il Pd è sul 22%, il M5S al 15%, Fratelli d’Italia al 21% e la Lega al 17%, se i partiti che si richiamano al “centro” formassero una coalizione fra Forza Italia (8 %), Azione e +Europa (4%), Italia dei Valori (2,5%) e Coraggio Italia (1%) arriverebbero tutti insieme a toccare il 15%, dando così vita ad un polo centrista, quel “grande centro” che sognano da ...

Ecco i sondaggi sul consenso ai partiti dopo l’elezione del Presidente

Nel post elezione del Presidente si scatenano i sondaggi per murare le ripercussioni sull’opinione pubblica.  Tutti concordano nel dare a Fratelli d’Italia l’aumento più consistente, premio del comportamento coerente tenuto durante le sedute a Camere riunite. La Lega paga invece il ruolo di Salvini di portavoce della coalizione che lo ha messo in grave difficoltà soprattutto per l’atteggiamento dei centristi. Secondo Ghisleri solo Renzi (+4.2) e Meloni (+2.7) aumentano i ...

La casa va aggiustata prima che crolli. Bisogna cominciare dalla base. Cioè dai partiti

E’ opinione degli analisti, oltre che della maggioranza degli italiani, che la brutta vicenda dell’elezione del Presidente della Repubblica sia stata causata dal fallimento dei partiti. Fallimento peraltro evidente da tempo e comprovato dal frequente ricorso ai “tecnici” (banchieri o personaggi di fiducia dell’establishment). Il fatto che i partiti non siano riusciti a eleggere un successore a Mattarella è stato recepito come manifestazione di impotenza. Ed è così. Molti, ...

L’incertezza per elezione del Capo dello Stato è causata dalla debolezza dei partiti

(di Paolo Danieli)  Mi è capitato 17 volte di votare per il Presidente della Repubblica. 16 volte, nel 1992, per l’elezione del nuovo Capo dello Stato dopo le dimissioni di Francesco Cossiga. Una volta nel 1999  quando venne eletto Ciampi al primo scrutinio.  Quando sei lì con la matita in mano senza che nessuno ti vede, sei davvero libero di scrivere quel che vuoi. Nessuno lo verrà mai a sapere. Nelle 15 votazioni che precedettero la stentata elezione di Scalfaro, ...

Nel fare il toto-presidente ci si dimentica che Draghi è lì per il fallimento dei partiti

In questo momento si sta scatenando il toto-presidente. Ma si perde di vista il problema principale.  Draghi, si dice, avrebbe tutte le carte in regola per fare il Presidente: stimato, capace, equilibrato. Però, dicono, deve stare al governo per completare l’opera. Altrimenti sarebbe un casino che rischia di mandare tutto all’aria in un momento in cui non ce lo possiamo permettere. Soprattutto perché bisognerebbe mettere al suo posto un premier “politico”. Perché secondo la ...

Il Presidente che verrà eletto dev’essere l’ultimo della Terza Repubblica

(di Paolo Danieli) Il significato che dobbiamo trarre da questa elezione del Capo dello Stato va oltre il nome di chi sarà eletto attraverso un accordo fra  partiti e parlamentari che sono solo i rappresentanti legali del popolo, non i rappresentanti reali. Nessun dubbio che questa elezione sia costituzionalmente legittima. Ma non si può mettere la testa sotto la sabbia davanti all’evidenza che il paese legale non coincide più col paese reale. Questo Parlamento è una grande ...

Chi seleziona oggi la classe dirigente? Una volta lo facevano i partiti. Ma adesso?

Prima o poi gli italiani, anche se pressati dal Covid e dai mille problemi quotidiani, la domanda se la dovranno fare: chi seleziona oggi la classe dirigente? Hanno un bel dire che la classe politica vale poco o niente e che non si fidano. Ma chi è che l’ha messa lì? Una volta la selezione la facevano i partiti. E che selezione! Se uno era scemo, mica gliele davano le chiavi della sezione! Bisognava prima di tutto sacrificarsi, lavorare gratis per il partito, sporcarsi le mani di colla ...

E’ cambiata la composizione sociale dei partiti. Ha ancora senso la distinzione destra/sinistra?

(di Paolo Danieli) La sinistra italiana dopo un periodo di crisi si è ripresa. Grazie anche agli errori del centrodestra che rispetto a qualche mese fa non è più così sicuro di vincere se si votasse domani. La competizione Meloni-Salvini anziché portare consensi ne ha sottratti. Nel settembre 2019, Lega e Fratelli d’Italia, messi insieme, erano al 41% nei sondaggi e oggi sono al 38,8%. La questione vaccini ha contribuito ad allontanare consensi e il Pd in fase di sorpasso su FdI. ...

Quasi metà degli italiani vuole un nuovo partito al di là della destra e della sinistra

Tutti stanno attenti ai sondaggi per prevedere che cosa succederà alle prossime elezioni. A Verona in particolare l’attenzione è tutta concentrata sulle comunali del 2022. E allora i sondaggi girano. Più o meno interessati. Più o meno ammaestrati per dimostrare che questo è più gradito di quello, che quel partito cresce e l’altro cala. Ma c’è un sondaggio, condotto ed elaborato da Swg, di cui non si parla. Eppure molto più interessante di altri. E molto più utile a chi vuole ...

Fedez vuol fare un partito?

Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, ha registrato un dominio internet: fedezelezioni2023.it. Perché? Pensa di presentarsi alle elezioni con un suo partito? Non ci sarebbe niente di strano. Guarda quello che ha combinato Grillo! E poi adesso che i partiti sono stati svuotati di una delle loro principali funzioni, che era quella di selezionare il personale politico attraverso una dura gavetta ed un filtro che consentiva di accedere ai massimi livelli solo chi era veramente capace, ora basta ...

Ragionamento sulla democrazia

(di Paolo Danieli) Anche se molti, presi dalla quotidianità, non c’hanno fatto caso, in Italia si sta compiendo un cambiamento epocale. Del passaggio fra la 1^ e la 2^ Repubblica se ne accorsero tutti. Fu clamoroso.: tintinnar di manette e monetine, diverse le facce al telegiornale. Non c’erano dubbi: era finita un’epoca. Meno rumoroso il passaggio fra la 2^ e la 3^ Repubblica, con la messa fuorigioco di Berlusconi, il golpe bianco di Napolitano e Monti, il grigio susseguirsi ...