Cattolica: un miliardo in meno nella raccolta, ma cresce il risultato operativo. Assemblea il 14 maggio

L’approvazione del bilancio d’esercizio e del consolidato 2020 è fissata per il 17 marzo prossimo; poi l’assemblea del 13-14 maggio sarà chiamato ad approvarlo e a nominare il nuovo Consiglio d’amministrazione. In attesa di quei due appuntaemnti fondamentali, Cattolica ha dato il via libera ai risultati preliminari ed ha approvato il piano rolling relativo agli anni 2021-2023.

Da una prima analisi dei dati preliminari emersi ad inizio anno, il 2020 si chiuderà con una raccolta diretta dei premi Danni pari a circa € 2,1 miliardi (€ 2,157 miliardi FY2019), una raccolta diretta dei premi Vita pari a circa € 3,7 miliardi (€ 4,772 miliardi FY2019) ed un risultato operativo che si collocherà in un range tra i € 360 e i € 380 milioni (€302 milioni FY2019). Si ricorda che, durante il 2020, la Società aveva comunicato una previsione di risultato operativo compresa tra € 350 milioni ed i € 375 milioni.

Carlo Ferraresi, Amministratore Delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni: «Siamo particolarmente soddisfatti per i dati preliminari del 2020, che dimostrano la nostra solidità, la forza e la capacità del Gruppo di rispondere, anche grazie ai suoi partner commerciali e alla capacità di rinnovarsi della rete agenziale, in maniera pronta alla difficile crisi pandemica. Il piano rolling che è stato approvato oggi dal Consiglio si propone di lavorare in continuità con la nostra strategia industriale e ci permette, grazie al rafforzamento delle nostre linee di business e alla nostra dinamicità commerciale, di rispondere in modo adeguato ai mutamenti del mercato. Il Covid ha modificato numerosi equilibri e sono convinto che il nostro Piano ci consentirà di affrontare in modo efficace le nuove esigenze che emergeranno nel settore assicurativo».

Il piano rolling 2021-2023, approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione di Cattolica, presenta una strategia basata su tre principi: “Consolidamento” tramite il completamento delle iniziative in corso relative al precedente piano 18-20 ed un consolidamento dei positivi andamenti tecnici dei rami Danni e della rete agenziale; “Focalizzazione” su selezionate iniziative strategiche, accelerazione del piano di efficientamento e rilancio della redditività del business Vita; “Sostenibilità” tramite iniziative sulle Tenute di Cattolica anche al fine di incrementarne la redditività e tramite il rafforzamento della strategia ESG, per una trasformazione sostenibile del business.

La strategia del Piano 2021-2023 sarà costruita su 4 priorità relativamente al core business: presidio della profittabilità Danni e crescita su servizi Auto e Salute, con rafforzamento del valore della rete agenziale; incremento dell’efficienza operativa attraverso ottimizzazione dei costi ed efficientamento/semplificazione dei processi; recupero sostenibilità nel Vita tramite la revisione dell’offerta e l’ottimizzazione del portafoglio in force e, infine, riduzione della volatilità del S-II Ratio, anche attraverso la diversificazione del portafoglio.

A seguito dell’accordo con UBI, annunciato con comunicato stampa del 23 dicembre u.s., si è ipotizzata l’uscita della società Lombarda Vita, joint venture con la stessa banca, dal perimetro di consolidamento a partire dal 1° gennaio del 2021. A Cattolica spetterà un corrispettivo compreso in un intervallo tra circa € 290 e € 300 milioni in funzione del risultato IAS/IFRS 2020 di Lombarda Vita. È previsto che il Gruppo Cattolica, a seguito del perfezionamento dell’operazione, benefici di una plusvalenza IAS/IFRS compresa tra circa € 100 e € 110 milioni nel bilancio consolidato 2021, mentre la plusvalenza sul bilancio civilistico di Cattolica sarà compresa tra circa € 50 e € 60 milioni. Per il medesimo motivo, nel 2021 il risultato operativo è previsto in calo, compreso in una forchetta tra € 265 ed € 290 milioni con una raccolta premi complessiva pari a circa €5,2 miliardi, di cui Danni circa € 2,1 miliardi e Vita circa € 3,1 miliardi. Si evidenzia che tali previsioni sono basate sull’ipotesi di continuità del rimanente perimetro di consolidamento. Il piano, inoltre, include anche i primi effetti della partnership industriale con Assicurazioni Generali siglata il 24 giugno 2020.

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