Verona polo europeo delle fiere agricole l’8 febbraio l’assemblea generale Eurasco

I rappresentanti della «European Federation of Agricultural Exhibition and Show Organizers» si incontreranno per esaminare un innovativo piano di intervento per accrescere il proprio ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni comunitarie e dell’intero settore di riferimento.[//] Veronafiere si prepara ad ospitare un importante evento internazionale nel mondo delle fiere del comparto agricolo. Durante Fieragricola 2008, infatti, in programma dal 7 al 10 febbraio prossimi, si svolgerà l’Assemblea generale di Eurasco, sigla che identifica la Federazione europea delle manifestazioni agricole e degli organizzatori di eventi (l’acronimo Eurasco significa: European Federation of Agricultural Exhibition and Show Organizers). L’appuntamento è previsto per venerdì 8 febbraio. Sarà un incontro fondamentale per i soci di Eurasco. In programma ci sarà la disamina di un innovativo piano di intervento che permetta proprio all’associazione internazionale – confermatasi quale piattaforma unica nel contesto agricolo ed agroalimentare europeo – di espandere ulteriormente il ruolo di interlocutore privilegiato delle istituzioni comunitarie e dell’intero settore di riferimento. Fieragricola sotto i riflettori europei, dunque, e ospite del nuovo corso di Eurasco – a fare gli onori di casa, oltre al presidente Luigi Castelletti, il direttore generale Giovanni Mantovani e il condirettore Flavio Piva, ci sarà anche Giovanni Colombo, responsabile Business Development di Veronafiere e segretario generale di Eurasco – che nell’ultimo appuntamento ad Hannover (Germania), lo scorso 15 novembre, ha ampliato la propria rappresentanza associativa, aprendo le porte a: International Agricultural and Food Fair (Gornja Radgona, Slovenia), Agrotica (Helexpo, Thessaloniki, Grecia), Techagro (Trade Fairs Brno, Repubblica Ceca) e Indagra ( Romexpo Bucarest, Romania). Così attualmente le rassegne dell’agricoltura e dell’agroalimentare europee sono salite a quota 30, coinvolgendo 22 nazioni di tutta Europa.

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