Uno studio sugli anticorpi conferma: il vaccino serve a proteggerci dal Covid anche quando gli anticorpi calano

Mentre è iniziata la somministrazione della 3^ dose sono in tanti a chiedersi quanto dura l’immunità del vaccino anti Covid. A dare la risposta è arrivato uno studio, denominato “Renaissance”, fatto all’Ospedale Niguarda di Milano sugli operatori sanitari che valevano ricevuto il Pfizer. I risultati sono tranquillizzanti. A 3 mesi e mezzo dalla vaccinazione il 99% aveva sviluppato risposta anticorpale. A 6 mesi gli anticorpi sono presenti ancora in quantità sufficiente anche se sono scesi. Il calo più consistente ( circa del 70%)  si verifica nei primi 3 mesi, poi la diminuzione è più graduale.

Più precisamente l’86% dopo 6mesi ha un titolo inferiore a 1000 Bau (Binging Antibody Unit, unità standard che misura i livelli di anticorpi), il 6% un titolo fra i 1000 e 1500, un 3% fra 1500 e 2000, un 4% superiore a 2000. Solo l’1% non ha risposta immunitaria rilevabile.

Di quel 4% con anticorpi superiori a 2000 il 51% aveva avuto il Covid.

Dallo studio viene anche una risposta alle obiezioni dei no-vax circa il fatto che ci si possa infettare anche dopo la vaccinazione. Solo 10 operatori sanitari fra tutti quelli dell’ospedale di Niguarda hanno contratto l’infezione. Ma di questi 9 non hanno avuto sintomi e solo uno, che era uno di quelli che non aveva avuto risposta immunitaria, ha avuto sintomi.

Ma c’è di più. Anche dopo che sono calate le immunoglobuline G c’è comunque una risposta immunitaria rapida ad opera dei linfociti T, cellule tessutali sentinella che dopo il vaccino mantengono una memoria immunitaria.

In conclusione dallo studi arriva un’altra conferma inequivocabile: il vaccino serve, funziona ed è un’arma contro il Covid di cui non possiamo fare a meno.

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