Coca Cola HBC Italia pubblica il suo 19.mo rapporto di sostenibilità

Dall’autoproduzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili all’autoproduzione di CO2, allo sviluppo dell’economia circolare sino all’adozione di 1,8 milioni di api per agevolare la biodiversità: è ricco il programma che Coca Cola HBC Italia ha lanciato negli anni per ottimizzare la propria impronta carbonica e il proprio impatto sull’ambiente. Sono alcune delle tante azioni messe in campo dal più grade stabilimento italiano (uno dei principali in Europa) e riportate dal 19° Rapporto di Sostenibilità di Coca-Cola HBC Italia dal titolo “La Scelta di Guardare Lontano“, revisionato da Deloitte & Touche, redatto secondo i parametri di rendicontazione internazionale GRI Standards pubblicato oggi.

Particolarmente rilevante per lo stabilimento di Nogara – che negli ultimi dieci anni ha conosciuto un flusso di investimenti pari a 130 milioni € – è il focus sull’economia circolare degli imballaggi. La fabbrica è responsabile per l’Italia di circa l’80% della produzione di KeelClip™ – l’innovativa confezione in carta 100% riciclabile che permette di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine – e del 50% della produzione delle bottiglie con il 100% di plastica riciclata (rPET) che dal 2023 riguarda tutte le referenze in PET del portafoglio delle bibite Coca-Cola. Inoltre, dopo aver gestito nel 2022 il 100% della produzione in Italia dei “Tethered Caps” (tappi attaccati alla bottiglia) per le varianti di FuzeTea in PET, la fabbrica si conferma centrale anche quest’anno per gli altri marchi del portafoglio a cui è stata estesa l’innovazione.

La ricetta sostenibile di Coca-Cola HBC Italia non si limita al packaging ma guarda all’intera filiera, come testimoniato dalla strategia di Gruppo NetZeroby40, per raggiungere zero emissioni nette lungo l’intera catena del valore entro il 2040. A Nogara, il 100% dell’energia elettrica utilizzata viene prodotta dall’impianto di cogenerazione del sito produttivo. Inoltre, grazie ad un impianto di quadrigenerazione, lo stabilimento è in grado di produrre allo stesso tempo energia elettrica ed energia termica calda e fredda, oltre al 100% della CO2 alimentare utilizzata nella produzione delle bibite. Infine, nello stabilimento sono installati compressori ad alta efficienza per il soffiaggio delle bottiglie, che garantisce anche la riduzione delle emissioni di CO2.

«La scelta di guardare lontano e di affrontare le sfide che ci si pongono dinnanzi, ci ha portato a ridisegnare la storia delle nostre bevande per agevolare la circolarità degli imballaggi, attraverso l’adozione di tecnologie produttive all’avanguardia, investimenti e progetti che abbiamo rendicontato nel 19° Rapporto di Sostenibilità”  ha dichiarato Paolo Eminente, direttore dello Stabilimento di Coca-Cola HBC Italia di Nogara “Lo stabilimento veronese, grazie alla dedizione di tutti i colleghi, ha apportato un contribuito tangibile al progresso sostenibile di Coca-Cola HBC Italia, emergendo come uno dei protagonisti delle principali innovazioni di eco-design del packaging, come la conversione dell’intero portafoglio bibite alla plastica riciclata (rPET)».

Il Rapporto di Sostenibilità racconta anche gli altri ambiti di azione di Coca-Cola HBC Italia che comprendono i progetti rivolti alle comunità: con Learn Your Job, l’iniziativa all’interno del programma #YouthEmpowered, sviluppata con i Giovani Imprenditori di Confindustria Verona e in collaborazione con il COSP Verona, Coca-Cola HBC Italia ha supportato gli studenti nella transizione tra scuola e mondo del lavoro; con l’adesione a “67 Colonne per l’Arena di Verona“, l’azienda ha voluto sostenere Fondazione Arena e il suo ruolo centrale nella storia, nella cultura e nell’economia della città di Verona e non solo.

L’edizione 2022 del Report si arricchisce anche di un primo progetto dedicato alla tutela della biodiversità italiana, che vede le api protagoniste. Quelle stesse api che proteggono l’ecosistema, difendono il benessere del territorio, e consentono la riproduzione degli organismi vegetali, come ad esempio lo zucchero e gli agrumi necessari per molte delle bevande Coca-Cola. L’azienda ha adottato un alveare per ciascuna delle regioni in cui sono presenti i suoi stabilimenti produttivi e la sede centrale, compreso il Veneto, per proteggere 1,8 milioni di api, che impollineranno altrettanti fiori.

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