Davide Van de Sfroos presenta alla Feltrinelli il suo nuovo album “Manoglia” con uno speciale mini-live acustico

(di Stefano Cucco) Si apre un nuovo capitolo discografico per Davide Van De Sfroos che pubblica il disco “Manoglia” e lo presenta con uno speciale mini-live acustico. Mercoledì 18 ottobre alle ore 18, infatti, a La Feltrinelli Libri e Musica via Quattro Spade a Verona questo straordinario cantautore presenta 11 tracce inedite che hanno preso vita negli anni e sono rimaste gelosamente custodite come amuleti in attesa che fosse maturo il tempo per venire alla luce.

Interviene il giornalista Enrico de Angelis, giornalista, direttore artistico per vent’anni del Club Tenco. 

“Manoglia” contiene brani che, inizialmente, ha scritto per se stesso e ha conservato in una cantina speciale, nei suoi taccuini pieni di annotazioni naturali ed emotive, come fossero testimonianza di esperienze, pensieri, momenti vissuti, e che ora, pur mantenendo un sacro carattere intimistico e personale, il cantautore ha deciso di far uscire dalla penombra per permettere loro di fiorire, in segno di rinascita e ripartenza. 

Questo disco, dalla profonda impronta naturalistica e ambientale, e che possiamo immaginare scritto in un prato, in un grande spazio aperto, come si evince anche dal titolo “Manoglia” (“magnolia” in dialetto laghée), è per Van De Sfroos un grande albero da cui germogliano le 11 foglie che, in autunno, scenderanno verso l’ascoltatore, già abbracciato dalle radici di questa pianta cresciute negli anni e in questi mesi che verranno. 

I semi piantati nella “serra artistica e creativa” di Davide Van De Sfroos, curati con pazienza, costanza e amore, daranno vita a questo splendido esemplare di “MAnoglia” sotto cui l’ascoltatore potrà sedersi per coglierne e apprezzarne tutti i colori e gli odori, lasciandosi permeare da un senso di magia aprendo così un dialogo con quel materiale che è il legno, capace di comunicare gentilezza e calore nel suo vivere e trasformarsi costantemente regalando la sua memoria attraverso i suoi nodi.

“Manoglia”, che ironicamente Van De Sfroos definisce un album “ricco di tormentoni autunnali”, arriva dopo la fortunata pubblicazione, in digitale e in versione doppio vinile (in Top 10 della Classifica FIMI/GfK dei vinili più venduti in Italia), del disco “Davide Van De Sfroos – Live 2022” ed è un disco in cui, pur se in veste inedita, troviamo il folk tipico di Van De Sfroos la cui potenza usuale, rimanendo preponderante, lascia qui maggiore spazio e terreno fertile a sfumature, chiaroscuri, a sonorità e strumenti acustici, alla loro morbidezza. Un album intimistico, ricercato, che attinge da diverse culture e generi musicali, dalla piega vagamente psichedelica, in riferimento alla psichedelia acustica della fine degli anni ’60 – inizio dei ’70. 

Essendo un disco molto personale, che scava nella vita di Van De Sfroos, “Manoglia” custodisce tutte le sfaccettature umane e musicali del cantautore, accompagnate, su una ritmica completamente acustica, talvolta dal pianoforte, altre volte da un banjo o da chitarre manouche, elettroacustiche o suonate con tecnica “slide”, da un contrabbasso e da strumenti tipici di Asia e Africa. 

L’uscita dell’album sarà accompagnata da una serie di instore nelle città di Milano, Como, Varese, Lecco, Bergamo, Brescia, Torino, Verona, Bologna e Roma. Insomma, Davide Van De Sfroos si conferma essere narratore di storie in musica fra i più singolari e a tutto tondo della scena artistica italiana. Davide Van De Sfroos, pseudonimo di Davide Enrico Bernasconi, ha partecipato anche a Sanremo arrivando quarto, E’ chitarrista e scrittore. 

Dopo essere stato un solista, incontra il bassista Alessandro “Frode” Giana con il quale forma i De Sfroos, gruppo che comincia elaborando alcuni testi in finto inglese, italiano e lombardo nella sua variante laghée. E’ proprio l’uso originale della variante comasca del lombardo per i testi delle loro canzoni a portarli subito verso il successo. Il gruppo viene però sciolto nel 1998. Bernasconi l’anno successivo fonda la Van de Sfroos Band come un’ideale prosecuzione del progetto chiuso in precedenza. 

Negli anni successivi ha vinto il Premio Siae/Club Tenco come migliore artista emergente durante la XXIV Rassegna della Canzone d’autore. Ha pubblicato numerosi album : “Brèva e Tivàn”, “E sémm partíi”, con cui ha vinto la prima Targa Tenco, “Akuaduulza”, “Pica!”, con cui ha vinto la seconda Targa Tenco, e “Yanez”, certificato disco d’oro. 

Il 20 dicembre del 2010 viene ufficializzata la sua partecipazione alla sessantunesima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Yanez” che si classifica al quarto posto. Il 25 settembre del 2020, dopo 25 anni, i De Sfroos tornano per ripubblicare il loro primo album storico “Manicomi”.

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