Giovani artigiani: a Verona sono un imprenditore su due, ma serve ancora più cultura d’impresa

I giovani imprenditori artigiani di oggi, tra le difficoltà, il desiderio di rischiare, i freni e gli stimoli, sono kamikaze o samurai?[//] Una domanda che i Gruppi Giovani Imprenditori Confartigianato del Veneto si sono posti sabato 28 ottobre, nel corso di una giornata di happening formativo svoltasi presso l’Hotel Relais Villabella di San Bonifacio. Organizzato dai Giovani della Confartigianato del Veneto, in collaborazione con l’omonimo gruppo dell’Unione Provinciale Artigiani di Verona, l’evento ha raggruppato a Verona dirigenti e associati delle compagini giovanili artigiane delle varie provincie della regione. “Ci siamo chiesti se siamo imprenditori votati al rischio, al lavoro a testa bassa – ha affermato il presidente del Gruppo Giovani dell’UPA, Alberto Ferrari – oppure se siamo più portati alla riflessione, se riusciamo a calcolare le probabilità di riuscita, se il nostro imprendere sia ragionato. La risposta? Di sicuro essere solo kamikaze non basta. Si tratta di una immagine che probabilmente appartiene più al passato, ossia quella di un titolare di azienda artigiana che lavora, che si rinchiude nel proprio laboratorio o nella propria officina, cogliendo pochissimo di quello arriva dall’esterno sul piano dell’innovazione e dello sviluppo personale e imprenditoriale. Oggi serve soprattutto cultura d’impresa, progettualità e consapevolezza, ed è proprio per tale motivo che abbiamo voluto questo appuntamento: per riflettere, guardare a noi stessi e alle nostre motivazioni, senza cercare al di fuori motivazioni per insuccessi che probabilmente dovremmo spiegare con la tendenza ad improvvisare, a farsi condizionare dalle incertezze”. Ma chi sono i giovani imprenditori artigiani? Chi sono questi uomini e donne under 34 che sanno ancora costruire dal nulla? A Verona i titolari o soci di azienda che non arrivano ai 40 anni rappresentano circa il 50% della rappresentanza imprenditoriale globale. Un traguardo che pone la provincia scaligera in testa a livello regionale per numero di imprese artigiane giovanili. La giornata formativa è stata scandita dagli interventi di Sebastiano Zanolli, dirigente d’azienda nel Sistema Moda, capace di trasformarsi in guida verso la scoperta di una migliore qualità di vita, di relazione e naturalmente di lavoro. Un manager atipico, che sceglie un approccio alla professione misto di pragmatismo e di sentimento. Zanolli ha maturato esperienze significative in ambito commerciale e di marketing, sviluppando e approfondendo i temi legati alle performance professionali e personali, collaborando con associazioni di categoria oltre che con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Politecnico di Milano, la Regione Veneto e la Fondazione CUOA. “Ci siamo concentrati – afferma l’animatore e relatore dell’incontro – sulle esigenze concrete proprie dai giovani imprenditori artigiani delle province venete. Vogliono trovare strumenti per affrontare la globalizzazione e le incertezze che porta con sé. Serve determinazione, capacità di focalizzare gli obiettivi e predisposizione coltivata per crescere come aggregazione, capacità di fare gruppo”. Giovani imprenditori artigiani provenienti da tutto il Veneto si sono dunque dati appuntamento a San Bonifacio “per crescere come titolari d’azienda – ha spiegato Andrea Rinaldi, presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato del Veneto -, per individuare gli obiettivi, perseguirli e condividerli con i colleghi per trovarne di nuovi”. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail