Gruppo Tinazzi, a Lazise arriva Elisabetta di Benevello

Cantine Tinazzi, arriva una nuova Marketing Manager per il Gruppo, Elisabetta di Benevello. Il suo ingresso nel team è strategico e sostiene l’evoluzione dell’azienda verso dinamiche organizzative complesse, tipiche delle multinazionali: è un processo necessario per la crescita di una realtà proiettata verso il mercato estero, che rappresenta circa il 90% del fatturato. Elisabetta di Benevello ha un solido background internazionale e un’ampia esperienza come responsabile marketing e commerciale nell’ambito dei servizi finanziari, comunicazione digitale, maturata nelle filiali italiane di aziende leader del settore.
 
Tra i suoi obiettivi, quello di dotare le varie cantine del Gruppo, in Veneto e in Puglia, di un linguaggio e un’immagine univoci e coerenti, collegando tra loro queste realtà e al contempo valorizzandone l’unicità sul piano comunicativo e promozionale. La prossima fase sarà quella di definire, implementare e gestire la strategia di comunicazione delle linee di prodotto e degli eventi e organizzare efficacemente l’e-commerce.  
Tutto questo dando continuità alla visione di Cantine Tinazzi. Una visione legata all’unicità dei produttori e del terroir, in un’ottica di alta qualità: al centro, la salvaguardia e la promozione del patrimonio naturale, culturale e sociale dei territori. Per questo motivo il Gruppo crede fortemente nel trend legato al vino bio.
 
Tinazzi punta ad esaltare la tipicità dei vini anche studiando, in collaborazione con il centro di ricerca Startogen e con StarFinn, spinoff accademico dell’Università della Basilicata, l’utilizzo di lieviti “autoctoni”, per evitare la standardizzazione delle caratteristiche organolettiche indotta dai lieviti commerciali presenti sul mercato.  
 
Il Gruppo è partner del progetto Neuroscienze, condotto dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona e dalla Scuola Veneta di Medicina Generale: l’obiettivo è portare avanti la ricerca medico-scientifica su disturbi neurologici scarsamente riconosciuti, valorizzando la figura, sempre in prima linea, del medico.

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