I primi 60 anni di Confcooperative

Un libro per festeggiare i 60 anni di attività. E’il regalo che si è fatta Confcooperative Verona, che poche settimane fa ha celebrato l’importante anniversario nell’ambito di un’affollata Assemblea Provinciale, a cui hanno partecipato oltre 350 rappresentanti delle 400 realtà aderenti, e nel corso della quale è stato riconfermato il presidente in carica Bruno Nestori, al suo terzo mandato. “La pubblicazione – spiega il direttore Giovanni Aldegheri – raccoglie la storia, i numeri, le caratteristiche, le finalità e il mudus operandi delle cooperative attive nel territorio veronese. [//]Ma è anche un vademecum con tutte le informazioni utili ai soci o a chi è interessato al modo della cooperazione.” Dopo che, nelle prime pagine, sono enunciati i principi fondanti e gli obiettivi perseguiti, vengono ricordati i numeri di tutto rispetto che sottendono a questa realtà. Basti pensare che nella sola Unione Europea le società cooperative superano abbondantemente la soglia delle 130.000 unità e i soci in esse operanti sono oltre 80 milioni. In Italia Confcooperative annovera oltre 19.300 imprese e circa 3.000.000 di soci. Una forza produttiva che è in grado di generare e movimentare un fatturato complessivo di 57 miliardi di euro. Gli ambiti settoriali più significativi, in termini di mag¬gior numero di imprese sul totale, sono: 1) il settore lavoro e servizi (26% delle cooperative associate) 2) il settore sociale (23% delle associate) 3) il settore agricolo (19% del totale) 4) il settore abitativo (15% delle cooperative associate). La storia della cooperazione è iniziata 150 anni fa. L’art. 45 della Carta Costituzionale ne riconosce la funzione sociale, caratterizzata dalla mutualità e dall’assenza di finalità speculative. Non si tratta solo di una semplice istituzione economica. Infatti, pur essendo rilevante l’aspetto economico – finanziario, l’attività di una cooperativa va a toccare in modo non marginale la sfera sociale, economica e culturale. Il libro di Confcooperative Verona tuttavia non si limita a fornire dati e cifre, per quanto significativi. Esso illustra le risposte che essa fornisce in termini di valorizzare del prodotto, bisogno di lavoro, di far crescere la propria impresa e al bisogno di una migliore qualità della vita e dei servizi alle persone. Si passa poi agli aspetti pratici: da come si costituisce una cooperativa, a quali sono gli adempienti successivi alla costituzione, da come stabilire il numero e i requisiti dei soci con i relativi criteri di ammissione ed esclusione, alla definizione del capitale sociale, delle riserve e della responsabilità dei soci. Si approfondiscono inoltre le regole di gestione e i libri sociali. Infine l’identikit di Confcooperative Verona con l’elenco e la spiegazione dei servizi rivolti ai soci (contabilità, gestione del personale, tenuta dei libri sociali e delle pratiche amministrative, assistenza finanziaria, formazione). Il tutto in una veste grafica curata ed elegante, corredata da foto che raccontano Verona attraverso i suoi angoli più belli. I contenuti sono stati trasferiti anche su un CD rom, allegato al libro stesso. Nel presentare la pubblicazione il presidente Bruno Nestori ha ricordato che per Confcooperative i prossimi anni si preannunciano densi di lavoro e obiettivi da raggiungere. “Il movimento cooperativistico ha brillantemente superato un periodo tra i più pericolosi per la nostra storia – ha sottolineato – nel quale è stata messa in discussione l’opportunità dell’esistenza stessa delle cooperative in Italia, con normative e provvedimenti che miravano a metterne in crisi l’identità. Ma, nonostante gli attacchi, Confcooperative risulta più radicata di prima, più forte nei propri valori, in particolare adesso che si assiste alla delocalizzazione delle produzioni, alla preminenza del fattore-capitale rispetto al fattore-uomo. In questo contesto – ha ribadito il presidente – la nostra identità è ancora più rafforzata: noi lavoriamo nelle nostre comunità, a servizio delle stesse, in un rapporto di simbiosi che oggi emerge in tutto il suo valore.” Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail