Il governo decide duemila assunzioni nelle forze dell’ordine. Ma per avere un passaporto ci vogliono mesi

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede assunzioni per le forze di sicurezza. Saranno assunti 2.100 fra Carabinieri, Finanzieri, iVigili del Fuoco, la Poliziotti e Guardie Costiere. A finanziare queste assunzioni sono i fondi stanziati per la sicurezza dall’ultima legge di Bilancio. Considerato che le province italiane sono poco più di un centinaio, è difficile non rilevare che, al di là della buona volontà dell’esecutivo di dare una risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini, il provvedimento si traduce nell’aggiungere una ventina di unità alle forze dell’ordine per ciascuna provincia. Facendo la media. Perché se poi si considera che il grosso dei neo-assunti andrà a finire nelle grandi città, come Roma, Milano, Napoli, alle altre province arriverà ben poca cosa. Di certo non risolutiva per il controllo del territorio e per le necessità delle forze di polizia.
Il provvedimento sarebbe più efficace se all’assunzione di nuovi addetti all’ordine pubblico e alla lotta alla criminalità corrispondesse anche una riforma organizzativa. La situazione scandalosa che c’è oggi nelle Questure di tutto il paese, dove per avere un passaporto ci vogliono attese inammissibili per un paese civile, non può certo essere risolta assumendo qua e là quattro o cinque agenti in più. Troppi poliziotti -e questo vale anche per i Vigili- anziché essere impiegati nei servizi sul territorio stanno negli uffici ad adempiere lavori di carattere amministrativo che potrebbero essere esternalizzati. Se lo si facesse verrebbero liberati molti agenti da incombenze impiegatizie, e potrebbero essere utilizzarli nel controllo del territorio, ovvero nella loro mission principale. Nel contempo si creerebbero nuovi posti di lavoro per molti giovani. E magari il passaporto lo si potrebbe ottenere in pochi giorni invece che in qualche mese. 

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail