La Guardia di Finanza di Verona scopre una maxi frode per il bonus facciate

La Guardia di Finanza di Verona ha scoperto una maxi frode ai danni dello stato da parte di un’organizzazione criminale che operava a Verona, Vicenza, Padova, Brescia, Roma e Milano. La frode riguarda il bonus edilizio per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico degli edifici. L’organizzazione aveva denunciato all’Agenzia delle Entrate crediti d’imposta inesistenti per più di 84 milioni di euro per lavori mai eseguiti per il bonus facciate. 

Alcune delle società coinvolte erano prive dei requisiti strutturali per la realizzazione degli interventi edilizi. Non solo. Addirittura la maggior parte di coloro che avevano ceduto il credito d’imposta per lavori edilizi alle società indagate non era nemmeno proprietaria di immobili e i lavori dichiarati all’Agenzia delle Entrate e mai eseguiti erano riferiti a immobili inesistenti presentando dati catastali falsi. Gli indagati sono un centinaio. La Guardia di Finanza su mandato della Procura della Repubblica ha sequestrato 110 milioni di euro sui conti correnti di 13 società e 14 persone e beni di lusso fra i quali una Rolls Royce.

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