Le donne musulmane costrette al silenzio; le donne “in nero” volontarie in silenzio

Caro Direttore, che il velo islamico possa essere uno strumento di penetrazione del fondamentalismo non lo dico io ma [//]M. Allam, a seguito della sconcertante vicenda che ha visto l’on. Santanchè oggetto di una sorta di “condanna a morte” da parte dell’Imam di Segrate. Con il risultato che la Santanchè, adesso, è sotto scorta per ordine del Ministro dell’Interno. Ma a me interessa anche un altro aspetto: le donne italiane hanno a cuore il destino delle donne islamiche che non vorrebbero indossare il velo e per questo vengono condannate? Pensano che il velo – imposto o no – sia un atto di sottomissione della donna, oppure un “semplice” precetto religioso? Non è, Direttore, che riesce ad intervistare qualcuna delle nostre “Donne in Nero” che peraltro mi sembrano scomparse dalla circolazione negli ultimi mesi quasi quanto il “Gronchi rosa” a suo tempo? Saluti svelati. Massimo C. Denominatore Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail