Manifestazione bici per ciclabile via Cesiolo

Sabato 10 novembre, alle 14.30, bicimanifestazione in piazza Bra promossa dagli Amici della Bicicletta contro la decisione dell’amministrazione comunale di cancellare il progetto della ciclabile di via Cesiolo, che avrebbe dovuto collegare il quartiere Pindemonte al centro storico, e altri provvedimenti annunciati che prendono di mira sette punti della ciclabilità cittadina. La manifestazione darà il via a una raccolta di firme mirata a chiedere il rifinanziamento del progetto [//]riguardante via Cesiolo, autorizzando da subito il doppio senso di marcia per le biciclette come previsto nel piano cancellato. La giunta Tosi, con la delibera 352 del 29 agosto, ha infatti dirottato i soldi stanziati dalla precedente amministrazione, 600 mila euro, all’asfaltatura di alcune strade della seconda circoscrizione. La motivazione ufficiale è la pericolosità di via Cesiolo, le cui caratteristiche – carreggiata stretta, passi carraio, alberi e passaggi pedonali – renderebbero difficile la convivenza tra ciclisti, pedoni e automobilisti. Quella del 10 novembre è la prima manifestazione di protesta che gli Adb di Verona indirizzano alla nuova amministrazione con lo scopo di far sentire la voce di chi chiede una mobilità più a misura di pedone e di ciclista. Un’esigenza che, dalle prime battute, non sembra essere una priorità dell’esecutivo Tosi, che nelle ultime settimane ha annunciato una serie di azioni che prendono di mira piste ciclabili già esistenti o progettate. Oltre a via Cesiolo, sono previste infatti la cancellazione della ciclabile di via Todeschini (seconda circoscrizione, Borgo Trento), di via Salieri (settima circoscrizione, San Michele), di via 28 Marzo (settima circoscrizione, Porto San Pancrazio), di via Ghetto (quarta circoscrizione, Santa Lucia), di via San Giacomo (quinta circoscrizione, Borgo Roma), l’abolizione dell’autorizzazione a percorrere le corsie preferenziali della Ztl (prima circoscrizione, centro storico), la soppressione del semaforo ciclabile di Viale Piave (quinta circoscrizione, Borgo Roma). Ma all’elenco andrebbe aggiunto anche lo stallo sulla progettata pista di Lungadige Attiraglio, momentaneamente sospesa dopo che in giunta è stata ventilata l’ipotesi di trasferire la ciclabile sull’alzaia che corre sull’Adige. “Fin dall’insediamento della nuova amministrazione abbiamo messo in campo molti tentativi di dialogo e collaborazione – ricorda Paolo Fabbri -: in estate abbiamo scritto una lettera aperta al sindaco Flavio Tosi (che non ci ha ancora risposto), quindi abbiamo incontrato gli assessori Tosato, Corsi e Sboarina, ottenendo rassicurazioni alla nostra richiesta di un tavolo di confronto con gli Adb sui temi della ciclabilità. I provvedimenti in atto e annunciati, oltre ad essere oggettivamente penalizzanti per i ciclisti veronesi, sono stati invece calati dall’alto in assenza del confronto promesso. Crediamo che il comportamento della giunta debba essere valutato ancora più negativamente se si considera che i provvedimenti avvengono in una delle città italiane in cui sono maggiori il tasso di inquinamento e il ricorso agli automezzi privati per gli spostamenti quotidiani. E che quei provvedimenti ci allontanano ancora di più dal modello europeo riaffermato nel “Libro verde sulla mobilità” edito dalla Commissione Ue nel settembre di quest’anno”. Gli Adb rinnovano alla giunta Tosi la richiesta dell’avvio di un tavolo di confronto sui temi della mobilità in generale e sulla mobilità ciclistica in particolare e della nomina di un responsabile politico della “promozione della bicicletta”, che coordini le attività dei diversi assessorati. Infine, si chiede che venga ripristinato l’Ufficio bicicletta, recentemente soppresso, pur essendo uno strumento essenziale per la promozione della due ruote. INFO: www.amicidellabicicletta.it Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail