Marmomac dal 2 al 5 ottobre

E’ stata presentata questa mattina la 43ª edizione della Mostra internazionale di pietre, design e tecnologie, «sistema integrato di servizi» a sostegno del comparto del marmo e della pietra. Il sottosegretario all’Economia e Finanze Alberto Giorgetti: «Attenzione da parte del Governo allo sviluppo del settore». Il presidente di Veronafiere Luigi Castelletti: «Aiutiamo le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione». Circa 100 milioni di euro l’indotto creato sul territorio dai giorni di rassegna.[//]

Numeri ancora una volta molto positivi per Marmomacc, la Mostra internazionale di pietre, design e tecnologie, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 ottobre prossimi (www.marmomacc.com). Gli espositori sono 1.536 di cui circa il 45% (690) da 54 Paesi su una superficie totale di 77mila metri quadrati netti, con la presenza di nuove aziende da Arabia Saudita, Indonesia, Nuova Zelanda, Repubblica Dominicana, Tanzania e Vietnam.

La manifestazione, che si conferma leader mondiale per completezza dell’offerta e qualità dei buyer, progettisti, architetti, designer e operatori del settore provenienti da 120 Paesi, è stata presentata questa mattina nella sede dell’Ente dal sottosegretario all’Economia e Finanze Alberto Giorgetti, dal presidente e dal direttore generale di Veronafiere Luigi Castelletti e Giovanni Mantovani, nel corso della quale hanno portato il proprio saluto anche Cesare Bellamoli, presidente nazionale di Confindustria Marmo, e Filiberto Semenzin, responsabile del distretto del Marmo e della pietra del Veneto.

Il settore, che conta a livello nazionale circa 11mila imprese tra industriali e artigiane, oltre 60mila addetti ed un valore della produzione superiore ai tre miliardi di euro, continua a crescere in campo internazionale, ma risente, come altri comparti, della complessa situazione economico-finanziaria dei mercati, i cui effetti si fanno sentire soprattutto sui distretti più «maturi» dell’Occidente, Italia compresa.

«Il Governo», ha commentato Giorgetti, «è a fianco dell’economia reale per aiutare le aziende a stare meglio sul mercato, e si muove in una logica di sostegno degli enti fieristici che come quello veronese rappresentano dei moltiplicatori di sviluppo e dei percorsi di eccellenza da imitare. Il distretto del marmo non sta vivendo una fase particolarmente brillante, ma le aziende continuano ad investire e a puntare sull’innovazione e sui nuovi mercati, una strategia che l’Esecutivo appoggia grazie al ripristino della normativa varata due mesi fa sui distretti industriali, che dimostra particolare attenzione alla fiscalità, alle economie di scala e agli studi di settore realizzati per migliorare la situazione congiunturale delle imprese».

«Il nostro obiettivo», ha affermato Castelletti, «è di sostenere il settore e di aiutare le imprese nel loro percorso di internazionalizzazione, creando sui mercati più dinamici contatti e opportunità d’affari per le aziende. L’intera filiera si incontra a Verona per capire i nuovi trend e l’evoluzione del comparto, che si rivolge sia al mondo dell’edilizia che a quello della progettazione, dell’arredamento e del design. I cinque giorni di rassegna, tra l’altro, generano un indotto per il nostro territorio di circa 100 milioni di euro».

Mantovani ha ricordato il ruolo di Marmomacc quale «promotore culturale del settore» e «formatore» degli architetti stranieri, che si traduce nei forti rapporti costruiti in questi anni con le principali associazioni di categoria dei progettisti statunitensi, inglesi e canadesi, nell’accordo sottoscritto con StonExpo di Las Vegas, il principale appuntamento del Nord America, e nella relazione continua con le università italiane e straniere per far conoscere l’utilizzo della pietra nella moderna architettura. «La manifestazione è un punto di riferimento economico e culturale, che per tasso di internazionalità è tra le prime al mondo in assoluto nel panorama fieristico mondiale».

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