Mostra Puskin. Ottimo avvio

Con un migliaio di visitatori nel fine settimana(27-28 ottobre), sono già 3.254 i visitatori che hanno potuto ammirare i capolavori di pittura italiana del Museo Pushkin esposti a Verona dal 20 ottobre nel Palazzo della Ragione per iniziativa della Fondazione Cariverona.[//] Nel frattempo sono già quasi 7.000 le prenotazioni (in particolare 164 gruppi e 105 scuole) a conferma dell’interesse suscitato da una mostra che caratterizza l’offerta culturale veronese nei prossimi mesi. La mostra A Verona, dal 20 ottobre 2007 al 3 febbraio 2008, il Palazzo della Ragione ospita una grande mostra promossa e realizzata dalla Fondazione Cariverona. La mostra inaugura, inoltre, un ciclo di importanti eventi espositivi, che si succederanno con cadenza annuale, grazie all’accordo quinquennale sottoscritto dalla Fondazione Cariverona e dal Museo statale di Belle Arti Pushkin di Mosca. Il titolo della mostra dichiara immediatamente le sue caratteristiche: Pittura Italiana nelle collezioni del Museo Pushkin dal Cinquecento al Novecento. E’ quindi una rassegna di ottanta dipinti, con alcuni straordinari capolavori. Dopo una introduzione al Museo, il visitatore è accolto in una prima sezione rinascimentale e manierista, vera e propria antologia della pittura del XVI secolo. Giulio Romano e Bronzino, la cui La Madonna col Bambino e san Giovanni Battista, scelta per l’immagine guida dell’evento, è uno dei suoi massimi capi d’opera, ci immettono nella cultura romana e fiorentina all’ombra di Raffaello e Michelangelo. Questa parte è completata dal ritratto vigoroso di Pierfrancesco di Jacopo Foschi, pittore fiorentino dal colore smaltato e levigato. La pittura della Maniera è rappresentata, tra gli altri, da Lorenzo Lotto, Tintoretto e Paolo Veronese che ricordano Venezia e il suo particolare modo di vivere la crisi, col trionfo del colore e degli squarci di luce che rendono le rappresentazioni monumentali ed evocative. La pittura barocca di Luca Giordano e il mondo realistico, minuzioso ed elegantemente malinconico di Bernardo Strozzi introducono il Seicento ed una piccola sezione di nature morte di Cristoforo Munari, Carlo Magini e altri. Guercino, Guido Reni e poi Tommaso Savolini e Francesco Trevisani illustrano i caratteri del Seicento bolognese e della grande pittura riformata inizialmente dalle prove quasi visionarie dei Carracci e in seguito dai contrasti luministici dello stesso Guercino. La pittura di genere e i ritratti invitano ad entrare nella cultura artistica del Settecento dove alla Morte di Didone di Tiepolo, delizioso capolavoro, e alla grande pala d’altare di Zugno, firmata però dal suo maestro, lo stesso Tiepolo, corrisponde una straordinaria galleria di vedute, con dipinti bellissimi di Canaletto e Bellotto, Pannini, Guardi e Marieschi. L’Ottocento italiano è, per la verità, poco rappresentato al Pushkin, ma uno dei celeberrimi fasti napoleonici di Andrea Appiani ci permette di fare il salto del secolo e arrivare al Novecento con due delle opere più belle di Giorgio De Chirico accompagnato, in questa deliziosa sezione finale, da Achille Funi, Gino Severini e Felice Casorati. Il percorso della mostra è quindi un appassionante viaggio nella pittura italiana degli ultimi cinque secoli, importante sia per la qualità in senso assoluto delle opere esposte, ma anche perché numerose tra loro, la maggior parte, varcano per la prima volta i confini della Russia per essere di nuovo ammirate dove sono state concepite e realizzate. La scelta dei dipinti è frutto di un approfondito lavoro di confronto e di studio che vede impegnate Vittoria Markova, conservatrice della sezione italiana del Museo Pushkin e Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio in qualità di consulente e consigliere della Fondazione Cariverona. Nel catalogo, edito da Marsilio, un saggio introduttivo di Irina Antonova, storica direttrice del Pushkin, presenterà il museo e le sue collezioni. Le opere esposte sono documentate con schede approfondite ed aggiornate, a cura di Vittoria Markova. La Fondazione promuove inoltre, una articolata proposta didattica rivolta ai giovani e alle scuole, oltre a garantire l’ingresso gratuito per i ragazzi sotto i 18 anni e per le scolaresche. L’organizzazione della mostra è affidata a Civita e alla sua controllata Ingegneria per la Cultura, impegnata nella gestione di spazi museali ed eventi espositivi nel Veneto. Il Palazzo della Ragione L’allestimento della mostra dedicata alla pittura italiana nelle collezioni del Museo Pushkin è stato realizzato nelle sale monumentali del Palazzo della Ragione, che è diventato in pochi mesi un punto di riferimento essenziale per la città di Verona. Restituito alla pubblica fruizione dopo un vasto intervento di restauro sostenuto dalla Fondazione Cariverona, nel cuore della città, tra piazza delle Erbe e piazza dei Signori, il Palazzo è la sede privilegiata dei grandi eventi espositivi veronesi. Salendo poi sulla Torre dei Lamberti, anch’essa riaperta al pubblico dopo il restauro, si può ammirare dall’alto una visione unica della città scaligera e dei suoi maggiori monumenti. L’accordo di scambio culturale tra Fondazione Cariverona e Museo Pushkin di Mosca. La mostra è la prima iniziativa che nasce dall’accordo quinquennale recentemente sottoscritto dalla Fondazione Cariverona e dal Museo Pushkin, che intende consolidare gli scambi culturali tra Russia e Italia, attraverso una collaborazione finalizzata allo sviluppo di importanti progetti di restauro, di catalogazione, di studio e valorizzazione, ad esempio in ambito editoriale e musicale. L’accordo prevede infine la possibilità di esporre in Italia le maggiori opere d’arte del più importante museo di Mosca. Il Pushkin vanta in effetti nelle sue collezioni una straordinaria serie di capolavori, a cui hanno contribuito nei primi anni del Novecento la statalizzazione di eccezionali raccolte private moscovite e negli ultimi decenni una politica di acquisti voluta dal governo russo. L’arte antica comprende una grande quantità di opere italiane, ma anche di pittura fiamminga e olandese (Rubens e Rembrandt solo per citare gli artisti più celebrati) e di altre scuole europee. Ma è la sezione moderna, tra Ottocento e Novecento ad essere forse la più strepitosa, insieme al favoloso Tesoro di Priamo, che caratterizza la sezione archeologica. In un edificio interamente dedicato, sono presenti pressoché tutti i grandi impressionisti a partire da Monet, le cui opere occupano interamente una sala, Van Gogh, alcune delle opere in assoluto più significative di Gauguin, le avanguardie russe accompagnate dalle prove espressioniste e giovanili di Kandinskji, le più importanti avanguardie europee, eccezionali opere di Matisse e Picasso, giungendo fino agli artisti del secondo dopoguerra. Informazioni Orari Tutti i giorni 9.30 – 19.30 chiuso 25 dicembre e 1 gennaio Informazioni e prenotazioni 199 199 111 (dall’estero +39 02 43353522) Sito Internet www.pushkinaverona.it Biglietti Laboratori didattici Audioguida Intero € 9.00 Ridotto € 7.00 per gruppi di almeno 15 visitatori, maggiori di 65 anni, clienti Unicredit Banca, possessori della Verona Card e titolari di apposite convenzioni; Gratuito per scuole elementari medie e superiori, minori di 18 anni, giornalisti con tesserino, disabili e guide turistiche nell’esercizio della propria attività Visite guidate per le scuole 60,00€ Gruppi 100,00€ Visite in lingua 120,00€ Gratuiti per le scuole delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova noleggio a persona 5,00€ Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail