Quella falsa promessa di privacy che impedisce alle forze dell’ordine di salvare vite

La ragazza di Peschiera sparita e stata rintracciata. Ma in Italia ogni giorno spariscono 37 persone. Più di una all’ora. 13.527 solo nel 2020, di cui 7.473 ritrovate. Le altre 6.050 no. Forse nei prossimi mesi qualcuno tornerà. O verrà trovato morto. Il 79% sono allontanamenti volontari. Gli altri sono persone che si perdono, che vengono rapite o uccise.

Il dato del 2020 è influenzato dal lockdown e dal coprifuoco che hanno avuto l’effetto benefico di far diminuire le scomparse dell’11%.  Nel 2019 infatti erano spariti 15.205 italiani, 42 al giorno, quasi 2 all’ora, di cui 11.222 sono stati ritrovati ( 73%). C’è da temere che appena torneremo a una vita normale i dati aumenteranno. Il Governo ha avviato un “Commissario straordinario per le persone scomparse” nel 2007, oggi nella persona del prefetto Silvana Riccio con funzioni di coordinamento nelle ricerche.

Il fatto che esista un programma di grande audience come “Chi l’ha visto?” dimostra che il fenomeno è di massa e coinvolge, direttamente o indirettamente, centinaia di migliaia di persone. Ma soprattutto ha una pesante ricaduta sociale in quanto va a incidere sulla percezione di sicurezza dei cittadini, sulla loro tranquillità e in ultima analisi sulla qualità della vita.

Se 73/79 persone su 100 scomparse ritornano e vengono ritrovate sane e salve, ce ne sono altre 27/21 su 100 che spariscono per sempre. Un dato inquietante.

Allora vanno denunciate le difficoltà che la legge mette a Polizia e Carabinieri. S’è visto, come a Peschiera, che nel caso della scomparsa di un maggiorenne le indagini non possono iniziare prima di 24 ore dalla denuncia. Idem per guardare dentro al computer dello scomparso. Il che fa perdere del tempo prezioso e determinante nella ricerca. Questione di privacy. Quella privacy che ogni giorno viene violata dagli strumenti informatici che rendono la nostra vita tracciabile minuto per minuto. E se la Polizia nella indagini vuol sapere se un’auto è passata col Telepass da un certo casello, bisogna attendere il permesso del magistrato. Che arriva quando ormai non serve più. Allora una domanda sorge spontanea: siamo sicuri che tutte queste leggi sulla privacy siano un vantaggio per il cittadino? O che, oltre ad essere una rottura di palle quotidiana, rappresentano altrettanti bastoni fra le ruote messe alle Forze dell’Ordine?

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