Teatro Ristori, ecco la nuova stagione invernale

(di Marco Danieli) E’ stata presentata oggi la nuova stagione di spettacoli del Teatro Ristori, sul nuovo palcoscenico centrale, dal Direttore artistico Alberto Martini, presente Alessandro Mazzucco, Presidente di Fondazione Cariverona, insieme al Direttore Generale Giacomo Marino. Il Teatro Ristori dopo il successo della stagione estiva R-Estate – il suono dopo il silenzio, propone il nuovo cartellone 2020-202, ricco di numerosi eventi di riconosciuta qualità, eterogenei e trasversali tra le diverse discipline artistiche, rivolto a un pubblico desideroso di vivere esperienze coinvolgenti.

Il concerto inaugurale, dedicato alle più famose Arie, dalle opere di Vivaldi e Handel, si terrà venerdì 9 ottobre e sarà un evento di rilevanza internazionale, con la partecipazione del soprano Julia LezHneva accompagnata dalla Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon.

Il Presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, ha sottolineato: “i positivi risultati raggiunti in quest’ultimo quadriennio dal Teatro Ristori, sia in termini di qualità della proposta artistica che di partecipazione del pubblico, ci incoraggiano nel proseguire con determinazione, a maggior ragione in questo momento complesso, verso gli obiettivi che la Fondazione Cariverona ha affidato al teatro: educare i giovani e il pubblico al confronto con l’innovazione e l’interdisciplinarietà, con proposte culturali che incuriosiscono e coinvolgano tutto il pubblico, attraverso un’offerta trasversale alle varie forme d’arte, con esecutori di consolidata forma, affiancati dai più talentosi esponenti delle nuove generazioni

Il Direttore Artistico Alberto Martini ha aggiunto: “Nel pieno della pandemia, in una situazione di massima incertezza abbiamo subito reagito, determinati a non subire gli eventi. Da quel momento, insieme al Presidente Mazzucco e il Direttore Generale Marino, poi con il team di Ristori, abbiamo lavorato verso una soluzione che potesse garantire  il tema della sicurezza sanitaria, potesse dare continuità alla programmazione, consapevoli del bisogno di cultura, formazione, educazione, musica e arte del nostro territorio. L’attenzione verso l’innovazione ci ha portati verso una nuova configurazione, con il palco posizionato centralmente

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