Ville o ricoveri per attrezzi?

Un vecchio trucco che non funziona più: “meglio sanare gli abusi volontariamente” . Oltre un milione gli abusi edilizi in Italia stanati dall’Agenzia del territorio che ha sorvolato e fotografato l’intera penisola. Dal prossimo ottobre partirà l’accatastamento d’ufficio. [//]Ricoveri per attrezzi trasformati in ville, piscine fantasma e costruzioni mai dichiarate. Sono oltre un milione i fabbricati non accatastati in Italia: l’Agenzia del territorio in collaborazione con Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ha sorvolato e fotografato la penisola per poi confrontare le immagini attuali con le mappe catastali. Ne è emerso un vero e proprio mondo sommerso.

«E’ necessario che ciascun cittadino proceda a sanare i propri abusi, che sappiamo numerosi anche a Verona – spiega Domenico Romanelli, Presidente del Collegio dei geometri di Verona –. La procedura di regolarizzazione implica l’autodenuncia, cui seguono sicuramente operazioni ostiche, poiché per i non addetti ai lavori sarà difficile barcamenarsi tra numeri di particelle catastali, fogli di mappa o accatastamento di fabbricati omessi. I veronesi, però, possono contare sulla perizia dei propri tecnici: il geometra è prezioso in materia di sanatoria e svolge un ruolo di intermediario tra i cittadini e lo Stato, che giustamente pretende che gli abusi siano sanati».

Per sciogliere i nodi dell’abusivismo l’Agenzia del Territorio ha affidato all’Agea la cartografia vettoriale e insieme acquisiscono le ortofotografie a colori. Si tratta di fotografia aerea geometricamente corretta e georeferenziata (ortorettificata) in modo tale che la scala della fotografia sia uniforme, cioè foto che presentano la stessa efficacia rappresentativa di una mappa. A differenza di una foto aerea, una ortofoto può essere usata per misurare distanze reali e per la realizzazione di prospetti bidimensionali, in quanto essa raffigura una accurata rappresentazione della superficie della Terra. La stessa tecnica di rappresentazione è sempre più diffusa anche nella fotogrammetria del vicino. L’ortofotoproiezione viene spesso utilizzata per rappresentare in prospetti bidimensionali elementi architettonici molto complessi come ad esempio volte, cupole, chiese barocche ecc.

L’Agea sovrappone ortofoto e mappe catastali e individua i fabbricati non presenti sulle seconde, ottenendo l’elenco delle «particelle» con i fabbricati non denunciati. Il Territorio, quindi, controlla i dati Agea e li incrocia con quelli di altre banche dati catastali, elimina le particelle con fabbricati già censiti, benché, non presenti in mappa – e, infine, stila l’elenco delle particelle irregolari.

L’Agenzia provvede, poi, a consegnare il materiale fotografico ai catasti, che procederanno all’accatastamento d’ufficio. E’ improbabile che i proprietari dei fabbricati vengano a conoscenza dell’obbligatorietà di accatastare attraverso la Gazzetta Ufficiale o l’affissione nelle bacheche degli albi comunali o dell’Agenzia del Territorio. Per questo, nei mesi scorsi, il Ministero delle Finanza ha avviato una campagna mediatica di di sensibilizzazione per esortare i cittadini a denunciare i propri edifici non conformi. «Con il dovuto tempismo e il supporto di un buon tecnico la pratica non sarà impervia. In particolare nelle regioni del nord Italia – conclude Romanelli – dove sono stati registrati per lo più casi di mancato accatastamento di parti di edifici, a differenza di casi più gravi di abusivismo registrati al sud, per i quali il percorso è nettamente più complicato. L’importante però è denunciare l’abuso, in tal caso le sanzioni potrebbero essere più morbide». Ad oggi sono stati già esaminati circa metà dei Comuni italiani, e sono state rilevate 600mila costruzioni di campagna usate per vacanze o abbandonate, prive dei requisiti di ruralità. Oltre agli edifici ex rurali sono milioni quelli che non risultano del tutto e sono per ora emersi complessivamente 1.247.584 fabbricati mai dichiarati, in 4.238 Comuni di 66 province. Per mettersi in regola c’è tempo fino al prossimo ottobre, ma la questione va risolta, poiché l’Agenzia del territorio ha stilato gli elenchi degli edifici non accatastati e li ha già consegnati ai Comuni di competenza.

COLLEGIO DEI GEOMETRI DI VERONA E PROVINCIA Vic.lo dell’Orologio 3, Verona Tel. 045 8031186, www.collegio.geometri.vr.it

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