Zaia: la scuola non sta facendo ripartire il Covid-19 nel Veneto, i dati della pandemia sono confortanti

La riapertura delle scuole non sta facendo partire una seconda ondata di Covid-19 nel Veneto: Luca Zaia poco fa ha diramato i dati aggiornati. Ebbene, in 90 scuole della regione si è registrata una positività; in tutti ci sono 85 studenti positivi sul totale di 708mila allievi in regione, si tratta dello 0,02%. I contagi  – così dice il contact tracing – sono  avvenuti tutti all’esterno delle scuole: i ragazzi in quarantena sono al momento 970, lo 0.24% della popolazione scolastica. In quarantena è finito anche lo 0,13% degli operatori scolastici: 120 professori e personale su un totale di 96mila circa persone.

Detto ciò, Zaia ha presentato al governo una serie di richieste precise per rendere più agevole la lotta alla pandemia: consentire di adottare il tampone rapido nelle scuole; in caso di un ragazzo positivo sia la struttura sanitaria ad andare nelle classi e a tamponare i compagni di classe senza costringere le famiglie a muoversi, il tampone verrà automaticamente ripetuto – sempre in classe – dopo sette giorni e, soprattutto, i ragazzi non positivi non dovranno andare in quarantena e perdere 14 giorni di lezione. Infine, permettere ai medici di base ed ai pediatri di non mandare a fare il tampone bambini di cui conoscano la predisposizione alle malattie di stagione.

Zaia ha presentato anche i dati aggiornati ad oggi della pandemia, dati che pongono in Veneto in una situazione di serena attenzione, ma non di allarme: 1,8 milioni di tamponi eseguiti (arriveremo entro 10 giorni ai 2 milioni) più 1,3 milioni di test rapidi che stanno dando perfetta identità di analisi con quelli tradizionali a conferma della validità di questa soluzione meno invasiva. Oggi sono disponibili 20 fornitori al mondo, dai 3 iniziali coreani, e il costo è sceso dagli iniziali 20€ a 4,5€ con una tendenza ad una ulteriore riduzione. In un paio di settimane sarà pronto anche il test molecolare salivare che permetterà di abbattere ulteriormente i disagi ed amplificherà le possibilità di diagnosi. 8611 sono i veneti in isolato oggi (340 in meno rispetto a ieri) e di questi soltanto 3621 sono positivi; 213 quelli ricoverati (più 9) non critici; 27 quelli in terapia intensiva (più 1). La percentuale dei pazienti critici è scesa dal 40% dei giorni peggiori al 6% circa di oggi e soltanto 2 pazienti su 3 sono intubati. Rispetto ai 1600 posti oggi disponibili nel Veneto in terapia intensiva i 27 pazienti odierni  sono evidentemente  una ottima notizia.

Il governatore ha fatto due richieste ai veneti: usare sempre le mascherine – «Non è sto gran sacrificio – ha detto – e i risultati sono evidenti nel bloccare la diffusione del virus. Rispetto le idee di tutti, ma su questo non sono possibili dubbi di sorta» e vaccinarsi contro l’influenza di stagione: «Abbiamo prenotato 1,3 milioni di dosi di vaccino antiinfluenzale che vogliamo distribuire anche attraverso la rete delle farmacie, l’assessore è al lavoro su questo, e raccomando fortemente la vaccinazione»

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