Fucina Machiavelli presenta: Betún. Il viaggio dei bambini senza voce

(di Gianni Schicchi) Per la chiusura della sua IX stagione, Fucina Machiavelli sceglie uno spettacolo della compagnia internazionale Teatro Strappato, che dopo il debutto al Festival di Avignone, andrà in scena questo sabato 4 maggio alle 21 nel Teatro di via Madonna del Terraglio 10. 

Sarà così per la prima volta a Verona, Betún, uno spettacolo crudo e delicato, frutto del laboratorio teatrale condotto da Teatro Strappato con i bambini di strada della Bolivia. Una storia senza parole ma piena di poesia, dove una maschera di cuoio diventa il volto di milioni di bambini. Una favola teatrale, una poesia sul vuoto che si materializza e svanisce dinanzi al pubblico. Immagini portate e poi spazzate via dal vento, che lasciano ricordi indimenticabili.

Fucina Machiavelli e i bambini di strada

Un viaggio per un sentiero segnato da mille minuscoli passi, impronte anonime di piccoli piedi scalzi, un canto muto alla coscienza degli uomini, un pianto senza lacrime né sospiri, un sogno che si crepa come l’asfalto delle strade non curate, una società di individui soli che si temono fra loro, un giocare a nascondino nelle fognature, una caduta nel vuoto che non finisce mai. 

Teatro Strappato è una compagnia nomade di attori-artigiani con base in Europa, che crea i suoi spettacoli tra Berlino (Germania), Murcia (Spagna) e Treviso (Italia) per portarli ovunque nel resto del mondo. Il lavoro di ricerca sulla creazione e l’uso delle loro inconfondibili maschere rende questa compagnia uno dei gruppi di grande innovazione nel panorama teatrale contemporaneo.

Biglietti (intero 12 ejuro / ridotto (under 30-over 70) 10, convenzioni 8 euro  / under18 euro) acquistabili online sufucinaculturalemachiavelli.com o in biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio.

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