Anche il vino vuole la sua parte

In programma il 12 marzo a Verona la 13^ edizione, la premiazione nel corso di Vinitaly Concorso Packaging Esame di maturità per i creativi del vino. La capacità di racchiudere un mondo dentro una bottiglia e di comunicarlo nel piccolo spazio di un’etichetta viene giudicata da una giuria qualificata presieduta quest’anno da Antonio Ghini, per 15 anni Uomo Comunicazione della Casa del Cavallino. Iniziative promozionali nel corso di Vinitaly per valorizzare le bottiglie vincitrici. [//]Catturare lo sguardo promettendo l’emozione all’assaggio, così si deve presentare al consumatore una bottiglia di vino. Un compito difficile, dal cui risultato dipende parte del successo di un prodotto e che il Concorso Internazionale Packaging, giunto alla sua 13^ edizione, vuole premiare. La competizione ha infatti lo scopo di evidenziare il miglior abbigliaggio (bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino, ecc.) dei vini e dei distillati provenienti da uve, vinacce, mosto e vino e liquori provenienti da frutta diversa dall’uva. «Trasmettere l’immagine di un vino attraverso un packaging è, per i creativi, l’esame di maturità», dice Antonio Ghini, per 15 anni l’Uomo Comunicazione della Ferrari, invitato quest’anno a presiedere la giuria del concorso. «Attraverso un piccolo spazio bisogna saper trasmettere sensazioni complesse, fatte di qualità organolettiche, territorio e storia, avendo però ben presente quale canale di vendita e in quale parte del mondo il consumatore acquisterà il prodotto». Nulla quindi può essere lasciato al caso e il risultato deve essere il frutto di un progetto che va al di là della semplice estetica. Per questo cresce di anno in anno la partecipazione alla competizione, diventata punto di riferimento per chi vuole confrontarsi con le proposte dei migliori creativi. Nel 2007 i campioni iscritti erano stati 227, distribuiti nelle 7 categorie previste dal regolamento e provenienti, oltre che dall’Italia, da ogni parte del mondo: Francia, Argentina, Costa Rica, Portogallo, Spagna, Stati Uniti d’America, Svizzera. La commissione di valutazione del Concorso Internazionale Packaging è composta da designer, art director, giornalisti, enologi ed esperti di marketing, che sotto la presidenza di Antonio Ghini assegneranno, alle cinque confezioni di ogni categoria che avranno ottenuto le maggiori valutazioni e agli Studi che le hanno realizzate, rispettivamente l’Etichetta d’Oro, l’Etichetta d’Argento, l’Etichetta di Bronzo e due Nomination. All’Azienda di ogni Paese che otterrà le maggiori valutazioni, riferite alle confezioni che avranno superato almeno la prima fase della selezione, sarà assegnato il Premio Speciale “Packaging 2008”. Tra le confezioni che otterranno l’Etichetta d’Oro, la giuria, assegnerà il Premio Speciale “Etichetta dell’anno”, mentre all’azienda che otterrà le migliori valutazioni riferite all’immagine coordinata, e cioè alla capacità di evidenziare lo stile inconfondibile dell’azienda attraverso confezioni diverse, sarà assegnato il Premio Speciale “Immagine Coordinata 2008”. Convinta che per avere successo i vini debbano avere anche un’immagine di qualità, e che questo deve valere soprattutto per i vini italiani, portabandiera all’estero dell’italian style, Vinitaly offre alle aziende vincitrici, dal 3 al 7 aprile, l’opportunità di promuovere le proprie referenze nell’ambito di un nuovo spazio dedicato. La scelta di Antonio Ghini quale presidente di giuria rispecchia la filosofia del premio, per la sua esperienza in un ambito dove qualità del prodotto e l’immagine sono fondamentali. Indubbia quindi le sua capacità di capire l’importanza che l’abbigliaggio può avere per un prodotto emozionale come il vino. Tutta l’esperienza professionale di Antonio Ghini è legata all’immagine dei prodotti: dalle prime esperienze professionali nel marketing della Henkel, al ruolo di direttore ricerca alla Demoskopea fino alla responsabilità dei new business nell’agenzia di pubblicità americana Foote Cone & Belding. Poi il passaggio a Renault Italia come direttore della comunicazione e a Parigi del coordinamento della pubblicità. Nel 1993 il passaggio alla Ferrari, dove ha ricoperto il ruolo di direttore della Comunicazione e Brand Management, con la responsabilità internazionale delle attività stampa e di tutto ciò che concerne la comunicazione dell’azienda, come saloni dell’automobile, lancio di nuovi prodotti e gestione della corporate identity. Oggi, Ghini segue per la Casa di Maranello progetti strategici nel campo editoriale e dell’immagine e dà supporto professionale a “Cuore d’Italia”, un progetto che ha come obiettivo lo sviluppo del turismo incoming nelle province che gravitano attorno al sistema aeroportuale del Garda. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail