«Ca’ del Bue? Bastava una gita a Brescia»

Sulla stampa locale di questi giorni abbiamo letto brutte notizie su Cà del Bue, ma, ancora peggio, che i due Presidenti delle Aziende interessate ai rifiuti litigano tra di loro sulla responsabilità e sulle soluzioni del problema che[//], alla fine, affermano non avere, se non a caro prezzo per Verona, ed in tempi lontani. I due litigano, ma alla fine sono concordi nel chiedere al Consiglio Comunale di decidere che cosa fare, naturalmente rovesciando le responsabilità. Mi chiedo, perché questi amministratori di azienda non hanno fatto 80 km di autostrada e non sono andati a Brescia ad informarsi come mai loro hanno un impianto funzionante, che proprio in questi giorni è stato premiato dalla Columbia University come il migliore termovalorizzatore al “mondo” e costruito in tempi rapidi (“Il Sole 24 ore” del 17/10/2006) e non lo hanno copiato? Non è colpa di tangentopoli se siamo in queste condizioni, perché da quei tempi ne è passata di acqua sotto i ponti. Ci sono stati diversi Presidenti e Direttori Generali che forse non hanno operato con determinatezza ed imprenditorialità e si sono invece trincerati dietro la politica, che ha il compito di fare le scelte, non dare le soluzioni, sia positive che negative, quindi non hanno deciso mai. La città paga profumatamente i presidenti, i direttori ed i consiglieri d’amministrazione, perché si assumano le responsabilità, rischiando anche in proprio se sbagliano, ma debbono trovare la soluzione anche radicalmente; altrimenti ci sono le dimissioni. Temo, però, che nessuno andrà a Brescia a chiedere di venire a Verona e mettere le cose a posto; sarebbe una loro sconfitta! Il secondo punto che vorrei segnalare ai miei pochi lettori è una delibera di Giunta, (n. 331 del 11/10/2006) riguardante le famigerate telecamere, che dovevano, oltre che inibire l’entrata nel centro città, anche procurare denaro contante al Comune, ma così non è a quanto pare: anzi costano e parecchio.Il Comune, infatti, ha dovuto stanziare € 1.380.000,00 (pari a miliardi 2.672.000.000 delle vecchie lire) per tre anni e appaltare il servizio di lettura delle targhe, dato che non sempre è leggibile quanto rilevato automaticamente dalla tecnologia e quindi bisogna interpretare il fotogramma “nonché apportare le eventuali necessarie correzioni”!! Sperando che l’interprete sia in grado di farlo correttamente, che non sbagli a sua volta e, soprattutto, che sia consentita questa operazioni dalla legge. La norma assegna solo ai pubblici ufficiali questo accertamento, non delegabile per ovvi motivi, (riservatezza – affidabilità), così come anche recenti sentenze hanno affermato, annullando i verbali notificati. Questa decisione della Giunta mi pare faccia parte dell’approssimazione con cui opera, senza verificare se quanto fa va bene, è utile e produttivo. Certamente sarà un ulteriore motivo di lite e di spese per il Comune di Verona e per i cittadini, vedremo che diranno i Giudici di Pace quando sapranno di queste “correzioni”! A noi preme rilevare che anche “le telecamere” sono nate sotto una cattiva stella, e invece che portare denaro fresco rischiano di portare una ulteriore perdita per il Comune di Verona. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail