Canestro Sospeso, una formula vincente

3mila200 ragazzi veronesi sono seguiti attualmente dai Servizi sociali del Comune: sono ragazze e ragazzi ai quali la sorte sta negando molti dei diritti fondamentali di un adolescente. Una casa sicura, una buona formazione scolastica, una sana attività sportiva, cure adeguate ai propri mali. Di questi, 32 – fra i 7 ed i 16 anni – sono stati coinvolti nel progetto “Canestro sospeso” avviato un anno fa da Buster Basket, realtà sportiva con cinquant’anni di lavoro sul territorio, in collaborazione col Comune e col sostegno di realtà pubbliche e private: dall’Agsm alla Melegatti, alla Fondazione Cattolica, al pastificio Rana, alla EuroTecnica a singole famiglie. L’1% sembra poco, una goccia nel mare, ma è invece tantissimo: trentadue ragazzi individuati dai Servizi sociali sono stati “portati” in palestra, hanno potuto conoscere una realtà nuova, apprendere non soltanto i fondamentali di uno sport ma anche i valori che stanno alla base del riscatto: la forza di un collettivo, la voglia di tornare in campo dopo una sconfitta, la resilienza di uno spogliatoio, la disciplina per arrivare a un risultato.

La formula del “canestro sospeso” è semplicissima: esattamente come per il “caffè sospeso” della tradizione napoletana dove chi può contribuisce alle necessità di qualcuno che non conosce, ma che ha anch’egli il diritto a un buon caffè. «Questo progetto – sottolinea  Nicoletta Caselin, direttore Buster Basket Verona – nasce dalla volontà di sostenere la ricchezza educativa del mondo dello basket creando occasioni per bambini che non hanno accesso allo sport. E’ stato realizzato grazie alla stretta collaborazione tra servizi sociali del Comune di Verona e società sportiva, rappresentati nella fase operativa da assistenti sociali e istruttori sportivi che fanno da cornice ai minori coinvolti. La certificazione, da parte dei Servizi Sociali, dei risultati ottenuti nell’inserimento dei minori nel mondo sportivo, diventa la più autorevole garanzia della serietà del progetto finalizzato a dare un’occasione di esperienza socio-educativa a minori con famiglie in difficoltà».

Il bilancio del primo anno di “Canestro sospeso” è stato realizzato nei giorni scorsi in una conferenza via web che ha raccolto tutti gli attori del progetto: dal Comune di Verona, all’Ulss 9, ai partner. «La priorità oggi è tornare allo sport giocato – ha evidenziato Federico Sboarina, sindaco di Verona – così come combattere la povertà educativa. La pandemia ha portato allo scoperto situazioni di crisi vecchie e nuove, ma debbo dire che abbiamo saputo costruire una rete in questi mesi, di concerto con la Ulss 9, che sta portando grandi risultati. Verona ha una sua tradizione nella promozione dello sport sostenendo le categorie più in difficoltà (ricordo la nostra Fondazione Bentegodi che dal 1868 si occupa anche di questo) e ben vengano progetti come Canestro Sospeso, cui non mancherà il nostro sostegno».

Per Giacomo Spezzapria (Melegatti) e Antonella Paternò Rana (Pastificio Rana) la forza del progetto è racchiusa in due concetti: “move the ball” che chiama ad un’azione condivisa ed alla forza di essere squadra e “mai molar” : «Perché fra la sconfitta e la vittoria c’è la vita, la capacità di far tesoro di tutte le esperienze e di crescere, di porsi nuove sfide, nuovi traguardi da raggiungere».

Canestro Sospeso si attrezza, insomma, per la prossima stagione sportiva, quando le palestre torneranno di nuovo agibili, e si sanerà una cesura lunga oramai un anno nell’attività e nella formazione di una intera generazione. Con problematiche nuove (dall’incremento dell’obesità minorile, all’aumento delle dipendenze, a nuove difficoltà relazionali), ma anche con una consapevolezza nuova.  «La crescita del progetto passerà attraverso l’affiliazione di società di basket di altri territori, partendo necessariamente da una base comune di visione educativa dello sport, rispettando il percorso stabilito dalle linee guida e monitorando periodicamente risultati e modalità» spiega Nicoletta Caselin.

E, oltre alle palestre, sarà probabilmente un grande evento in Arena, nei prossimi mesi, destinato esclusivamente ai ragazzi,  ad avviare la seconda stagione di Canestro Sospeso.

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