Daniela Sbrollini: questa la proposta di Italia Viva per un nuovo Veneto

(di Marco Danieli) Questa mattina, la senatrice di Italia Viva, Daniela Sbrollini, candidata alla presidenza del Veneto, ha tenuto una conferenza stampa a Verona, qui il video, durante la quale sono stati presentati temi, programmi e priorità. Al suo fianco il deputato e sindaco di Garda, Davide Bendinelli, e il consigliere regionale, Orietta Salemi.

Dopo aver espresso la sua vicinanza a tutti i cittadini veronesi, in seguito ai disastri dovuti al nubifragio di Domenica, Daniela Sbrollini si è attivata subito: “In questi giorni con il collega Davide Bendinelli, abbiamo presentato un emendamento per il depuratore di tutta l’area del Garda. Ci sono delle opere che devono servire per fare prevenzione al dissesto idrogeologico che colpisce questo territorio. Opere, manutenzione e coinvolgimento degli amministratori per evitare l’abbandono da parte della Regione.” Continua anche la battaglia per lo spostamento dei seggi per le elezioni del 21 settembre. La Sbrollini ed alcuni sindaci si stanno muovendo per mettere a disposizione strutture idonee alle votazioni evitando le scuole. La senatrice commenta: “Io avevo scritto immediatamente, qui non c’è colore politico, a tutti i candidati per la presidenza del Veneto, a cominciare da Zaia. Ho proposto di lavorare assieme per spostare i seggi elettorali fuori dalle scuole. Un lavoro che servirà anche per il futuro. La mia proposta non è pro tempore, solo per le elezioni regionali, ma l’idea è quella di farla in maniera permanente. Negli altri stati non si vota nelle scuole, è un messaggio diseducativo. Avevamo chiesto anche un finanziamento al Governo, ma avrebbe potuto offrirlo anche la regione. Pensate che la Regione delle Marche, ha messo a disposizione 2milioni di Euro, per trovare dei seggi alternativi alle scuole.

Una riflessione va fatta sulla decisione dei renziani di correre da soli con candidata presidente la senatrice Daniela Sbrollini. La scelta non può che essere vista in funzione strategica, cioè in una prospettiva che va oltre le regionali, per le quali il risultato sembra scontato dato che, secondo vari sondaggi, per Italia Viva superare la quota di sbarramento sarà praticamente impossibile. Ma presentarsi da soli significa per i renziani rimarcare una diversità rispetto al resto della sinistra e rispetto al Pd in particolare. Vuole essere un segnale rivolto a quel centro che è praticamente scomparso dalla scena politica ma che, nel progetto di Italia Viva, potrebbe essere l’area in cui ricollocarsi in un prossimo futuro, magari facendo un’alleanza con Forza Italia. Sia Italia Viva che il partito di Berlusconi negano che questa possa essere una prospettiva reale. Ma la facilità con la quale l’on. Davide Bendinelli è passato dagli azzurri del Cavaliere a Italia Viva è un indizio che un’operazione del genere non sarebbe poi così impossibile.

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