Presentati i dati regionali sulle dipendenze

Nel corso del convegno “Progetto Red” coordinato dall’Ulss 9 con la collaborazione dei Dipartimenti per le Dipendenze e del Privato Sociale Accreditato, tenuto ieri in Regione, sono stati resi noti i dati sulle dipendenze da sostanze illegali nel 2022 in Veneto.

A fare uso di stupefacenti 4 su 5 sono uomini (82%), e l’età media è di 40 anni. Oltre il 75% è celibe o nubile, il 33,5% ha un diploma superiore, il 59,9% ha una licenza media e solo il 2,7% ha conseguito una laurea. Il 47,3% ha un lavoro stabile, mentre il 31,7% risulta disoccupato, a cui si somma un 2,8% di inattivi. Gli studenti sono il 5,8%, mentre il 21% ha almeno un figlio. Per quanto riguarda le sostanze illegali oggetto di uso e abuso, il 66,7% fa uso di oppiacei, il 17% di cocaina e in misura marginale crack, il 14,5% di cannabinoidi. 

Un altro dato rilevante tra quelli illustrati riguarda i nuovi utenti presi in carico, sempre più giovani, tra i quali risulta una percentuale crescente di donne, che tendono ad approcciarsi alle sostanze illegali a un’età inferiore rispetto agli uomini.

Obiettivo del progetto è informare sulle caratteristiche degli utenti, restituendo in modo organico i dati raccolti e rendendoli disponibili a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nell’ambito del Sistema delle Dipendenze. Anche in vista delle prossime decisioni di programmazione regionale. Il convegno è stato anche un momento di confronto coi relatori del Ministero della Salute e del Gruppo Interregionale di supporto tecnico alla Commissione Salute, come spiegato dalle responsabili scientifiche del convegno, Sabrina Migliozzi e Lara Simeoni, dell’Uoc Dipendenze Bussolengo-Legnago dell’Ulss 9.

dipendenze

«È stato presentato il primo report regionale sullo stato della dipendenza da sostanze illegali in Veneto – afferma Sabrina Migliozzi, responsabile del progetto – Per il futuro è ipotizzabile allargare l’analisi anche su altre tipologie di utenza dei Servizi per le Dipendenze».

«I risultati finora raggiunti – aggiunge Lara Simeoni – sono il frutto di 3 anni di confronto costante e partecipato tra tutte le Ulss del Veneto e gli uffici regionali. Si auspica che questo lavoro possa continuare per essere mantenuto e completato».

«Il Progetto RED – spiega Raffaele Grottola, Direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss 9 – ha permesso un confronto costruttivo con il sistema informativo nazionale delle dipendenze. Non a caso al convegno sono stati presenti tutti i referenti ministeriali, perché la ricerca e l’analisi di un dato attendibile e condiviso tra tutte le Regioni è fondamentale per permettere una seria programmazione dei servizi».

«Il sistema informativo istituito dal Ministero della Salute nel 2010 – evidenzia Angela Bravi, coordinatrice del gruppo tecnico delle Regioni e Province Autonome “Dipendenze” – ha consentito di ottenere una mole di dati sugli utenti presi in carico dai servizi pubblici per le dipendenze e sulle attività degli stessi servizi. Oggi si profila un aggiornamento di questo sistema con un decreto ministeriale e si rende pertanto necessario estendere il campo di rilevaioni per informazioni sempre più complete e uniformi su tutto il territorio nazionale».

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