Domenica mattina un folto gruppo di aderenti alla onlus “Plasticfree”, diffusa su tutto il territorio nazionale, ha pulito il centro storico di Verona dalla sporcizia che troppi maleducati lasciano sulle strade

Munti di apposite pinze che permettono di raccattare da terra mozziconi pacchetti vuoti di sigarette, pezzi di carta, tappi di bottiglie di plastica o anche con le mani, ovviamente protette da guanti, i volontari di “Plasticfree” hanno setacciato le vie e le piazze del centro. Risultato: hanno raccolto molti sacchi di sporcizia che poi, a fine mattinata, hanno portato sulle scalinate di Palazzo Barbieri come “trofeo” del loro impegno civico e ecologico al tempo stesso. Nessun intento polemico. La scelta della location è stata semplicemente logistica. L’intento della onlus è di sensibilizzare la popolazione e le autorità ad una maggior cura dell’ambiente. Urbano ed extraurbano. E’ noto infatti che sporcizia chiama sporcizia. Se uno trova una strada bella pulita, linda, si fa riguardo a gettare a terra il mozzicone o la salvietta. Al contrario se uno vede che per terra ci sono già altri rifiuti sarà indotto ad “adeguarsi” e butterà a terra a sua volta quello che solo pochi metri più in là potrebbe gettare in un cestino.

L’Amia fa il suo lavoro, ma non può essere dappertutto e sempre. E’ necessaria la collaborazione dei cittadini, che nasce dall’educazione e dall’esempio. E questo è l’intento dell’azione di pulizia messa in atto dai volontari di “Plasticfree”.

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