L’altra faccia del G7 a Verona: le manifestazioni 

Da Rifondazione Comunista a Verona per la Libertà passando per la Cgil. Mentre la città mette al punto gli ultimi dettagli per accogliere il G7 a Verona (qui il nostro speciale sugli incontri in tema industria e space economy), il piano sicurezza si prepara per affrontare anche l’altra faccia della medaglia: i manifestanti. In particolare, i riflettori saranno puntati su piazza Cittadella, dove gli slogan saranno contro il riarmo e a sostegno del popolo palestinese, su piazza Pradaval, per contestare le politiche europeiste, e al Centro Congressi Fiera di Verona, con la Cgil in una conferenza per dare “un’altra narrazione sulle politiche industriali, assenti in Italia da almeno trent’anni”. 

Comunità palestinese del Veneto, Rifondazione Comunista e Ultima Generazione organizzano il “contro-vertice” in piazza Cittadella.

Scenderanno in piazza giovedì 14 marzo dalle 14:00 contro l’occidente capitalistico e quella che definiscono “la nuova Santa Alleanza dell’ordine mondiale liberale e liberista, protagonista delle principali guerre degli ultimi decenni schierata a sostegno della politica del governo israeliano responsabile delle politiche di apartheid e del massacro a Gaza contro il popolo palestinese e lo sostiene sul piano militare, economico e politico”

Gli organizzatori della manifestazione credono che il potere dell’occidente capitalistico stia attuando delle politiche dannose per fare fronte al ridimensionamento della sua condizione egemonica. Quindi, per non perdere potere, punta sulle guerre aumentando gli armamenti e gli investimenti militari. In tutto ciò, “il G7 è il fortino che organizza la difesa degli interessi comuni dell’occidente capitalistico e il luogo di definizione della comune strategia per le guerre in corso e soprattutto per quelle che si profilano”.

Se da un lato riconoscono l’efficacia che ha avuto il G20 nella gestione della crisi finanziaria del 2008, non sono dunque dello stesso parere per quanto riguarda il vertice che vedrà Verona tra le città protagoniste perché accoglierà “i sostenitori della guerra in Ucraina, i principali paesi della Nato e i sostenitori di Israele”, spiegano. 

Insieme alla comunità palestinese veneta, Rifondazione Comunista e Ultima Generazione, il Laboratorio autogestito Paratodos, la rete Verona per la Palestina, Infospazio 161, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università, CUB Vr e Unione Inquilini Verona e Padova. 

Verona per la Libertà in piazza Pradaval.

Con un colore politico nettamente opposto, un’altra manifestazione è in programma per giovedì 14 marzo. In piazza Pradaval il motto sarà “Servi senza gloria: a Verona i traditori dei popoli”. In questo caso, a scendere in piazza saranno i contestatori delle politiche europeiste e dell’“obbedienza alle direttive che arrivano da Oltreoceano portate avanti da questo governo, in perfetta continuità con i precedenti”. L’estrema destra veronese manifesterà contro il globalismo criticando la riunione ministeriale sull’industria in quanto sua promotrice.

Cigil Nazionale e Cgil Veneto al Centro Congressi Fiera di Verona.

A pochi chilometri di distanza, anche la Cgil organizzerà, questa volta mercoledì 13 di marzo, un contro-evento. Il sindacato non scenderà in piazza ma si ritroverà all’Auditorio Verdi per la conferenza “Politiche industriali nelle due grandi transizioni – per lo sviluppo e la buona occupazione”, iniziativa nata in contrapposizione alla Riunione su Industria tecnologia e digitale. L’obiettivo, spiega Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto, è dare “un’altra narrazione sulle politiche industriali, assenti in Italia da almeno trent’anni”.

“Nella nostra regione – prosegue – ci sono segnali di preoccupazione per quanto riguarda l’occupazione nei settori maggiormente coinvolti nella transizione come il termomeccanico, l’automotive e l’elettrico. Pensiamo che solo investendo nel manifatturiero e mettendo al centro la buona occupazione si possa attuare uno sviluppo equo e responsabile.

“l nostro deve essere un richiamo ad una visione strategica e d’insieme – le fa eco Francesca Tornieri, Segretaria generale Cgil Verona -, in contrapposizione al volersi affidare esclusivamente al mercato per quanto riguarda le scelte di politica economica, industriale e sociale”.

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