Il 15 aprile sabato torna la stagione Jazz al Teatro Ristori

(Di Gianni Schicchi) La stagione Jazz al Teatro Ristori torna a riproporsi con gli ultimi tre appuntamenti. Per quello di sabato 15 aprile alle 20, ne sarà protagonista il celebre pianista e compositore Uri Caine col suo jazz colto ed eclettico, che si muove tra tradizione e avanguardia, improvvisazione libera, composizione classica e decostruzione, musica da camera acustica e groove elettrici. Un percorso che sa attraversare, come si vede, il confine di diversi generi musicali con naturalezza, esplorando tutte le direzioni e gli estremi della “possibilità artistica”.

Pianista e compositore di fama mondiale, Uri Caine è capace di assorbire questi stili, di destrutturarli per poi ricomporli in nuove, armoniose composizioni che sanno agglutinare, appunto, libertà interpretativa e struttura formale. Sarà questa la cifra artistica che sabato al Ristori unirà il suo pianoforte alla musica classica del Quartetto d’archi polacco Lutoslawski, formato da: Roksana Kwaśnikowska e Marcin Markowicz, violini, Artur Rozmysłowicz, viola e Maciej Młodawski, violoncello. L’ensemble, di recente formazione (2007), prende il nome dal grande compositore polacco del XX secolo Witold Lutosławski  ed è oggi uno dei principali giovani quartetti d’archi polacchi affermati sulla scena internazionale.

Al Ristori eseguiranno alcuni brani di “Space Kiss”, il progetto artistico che hanno inciso insieme a Caine nel 2017. Non nuovo alla decostruzione del repertorio classico, con progetti che “capovolgono” l’opera di Wagner, Mahler, Verdi, Schumann e Bach, anche in questa nuova fusione tra jazz e classica, Uri Caine affronta un azzardo rischioso ma riuscitissimo, che lo porta verso sonorità sperimentali e nuovi incroci radicali in cui i due generi si fondono in modo inaspettato. Space Kiss offre, così, una nuova svolta stilistica nel repertorio di Uri Caine, resa possibile proprio dalla collaborazione con il Quartetto Lutoslawski. 

Da “Knucklehead”, il brano che apre l’album e che porta l’influenza di Elliot Carter e György Ligeti, con la ripresa nella sezione centrale del “Tristano e Isotta” di Wagner, all’elegantemente irriverente Spake Kiss, che dà il titolo all’album; dall’introspettivo “Your Eyes Like Doves”, titolo dal Cantico dei Cantici, che diventa leggera astrazione di un pezzo da camera tradizionale, al controcanto “comico” di Burlesque. Quindi, “Past is Present” che ricorda la musica popolare di Béla Bartòk, “Zephyr” e “Preghiera” dalla chiusa silenziosa, gentile, quasi eterea. Accanto a questi brani, il programma del concerto proporrà brani tratti dall’album “The Passion of Octavius Catto” e altre composizioni di Uri Caine.

Accanto a Space Kiss, sono oltre trenta gli album incisi da Uri Cane, tra cui è da ricordare: Calibrated Thickness e Catbird con il suo trio di pianoforte e Callithump per pianoforte solo. Uri Caine ha collaborato anche con il trio elettrico Bedrock, realizzando diverse registrazioni, tra cui Live at the Village Vanguard. È stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome nel 2009. 

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