Jesusleny Gomes conclude il suo viaggio in Veneto e Federalberghi la accoglie a braccia aperte 

Jesusleny Gomes conclude il suo viaggio a Verona. Tutte e 20 le regioni italiane, 34 città e oltre 6083 chilometri in 12 giorni, il tutto in sella alla sua fidata Harley Davidson. Il suo obiettivo era condividere con le amministrazioni locali le esperienze e le sfide che le persone con esigenze di accessibilità incontrano. E tra le varie tappe, non poteva di certo mancare il Lago di Garda, che ha accolto l’imprenditrice brasiliana, e veneta di adozione, a braccia aperte, con Federalberghi pronta a lavorare insieme in tema accessibilità.

In meno di due settimane la biker ha fatto il giro della penisola. Arrivava nelle località senza avvisare e chiedeva delle autorità locali per dimostrare che le esigenze di accessibilità possono insorgere improvvisamente. Jesusleny si è fermata solo per due giorni a causa di un guasto alla moto, un altro motivo per sperimentare la generosità del mondo biker. Un meccanico di Castellaneta, ad esempio, per aiutarla a risalire in sella ha addirittura smontato un pezzo di una sua moto per darlo a Gomes, mentre un altro è partito alle 5 del mattino e ha percorso oltre 400 chilometri per portarle un pezzo mancante. 

La risposta di Federalberghi Lago di Garda a Jesusleny Gomes

E anche sul Lago di Garda l’accoglienza è stata calorosa ma, soprattutto, il suo arrivo è stato motivo per continuare a riflettere sul tema dell’accessibilità. Federalberghi Lago di Garda, infatti, ha firmato con la Gomes una lettera d’intenti per lavorare insieme al fine di garantire a tutti un’esperienza turistica di qualità. Con il progetto “L’altro puoi essere tu” l’organizzazione si è impegnata a diffondere il Vademecum che la biker ha sviluppato durante il suo viaggio con particolare riguardo al punto 10 che tratta, appunto, l’accessibilità. 

Il documento fornirà anche alcune preziose indicazioni e suggerimenti per le strutture ricettive. Tra queste informazioni riguardo l’installazione di porte d’ingresso alle stanze per persone a mobilità ridotta che possono essere aperte più facilmente. Altri consigli riguardano invece la disposizione delle stanze che, per garantire una piena mobilità degli ospiti, necessitano oltre che di spazio intorno al letto anche che l’oggettistica sia ad un’altezza facilmente raggiungibile. 

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