La cannabis presente nel sangue di molti autori di gravi incidenti stradali ed omicidi

La convinzione diffusa che, in fin dei conti, la cannabis sia abbastanza innocua è alla base delle campagne di liberalizzazione di questa droga. Ma l’esperienza scientifica e quella della vita dicono il contrario. A parte gli effetti sul sistema nervoso centrale, specie negli adolescenti, che per il 25% risultano aver fumato almeno una ‘canna’, i cannabinoidi sono ritrovati nel 17% di coloro che hanno provocato incidenti stradali arrecando danno, oltre che a sé stessi, agli altri. Non solo. Molti di coloro che si sono resi responsabili di omicidi, anche efferati, sono risultati positivi al Thc, il tetraidrocannabinolo, che è il principio attivo della cannabis. Non per niente la parola assassino deriva da hashish. Alle truppe d’assalto arabe veniva fatto fumare appunto l’hashish per rendere i soldati più feroci e privi di freni inibitori nel uccidere i nemici.
Ciò non significa che tutti quelli che assumono cannabis sono degli assassini! Ma già l’etimologia della parola fa capire come possa essere pericoloso l’effetto dell’hashish sul cervello umano. Se assunto ciontinuativamente per il 15/20% può portare a schizofrenia e psicosi.
Specie se, come avviene oggi, alla cannabis vengono aggiunte le ‘spiace drugs’ che danno al imposto effetti devastanti, perché fanno perdere a chi la assume il senso della realtà.
Figuriamoci se poi uno si mette alla guida in queste condizioni o aggredisce una persona, com’è accaduto in recenti incidenti stradali ed omicidi.

E’ quindi sempre più necessario che lo Stato faccia una campagna informativa presumi più giovani, ancora prima dell’adolescenza, per metterli in guardia prima che si avvicinino all’uso di quella che è una vera e propria droga.

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