Malcesine investe sul ricordo e recupera le trincee di Navene

I siti della Grande Guerra recuperati e valorizzati con un investimento di 250mila euro per riportare alla luce la storia della nostra città. Si tratta di un lavoro d’archivio basato su cartine originali che indicano con precisione le postazioni di artiglieria, le linee difensive e gli osservatori attivi fino alla fine del ’17 e, fino ad oggi, dimenticati e nascosti da una folta vegetazione. Le trincee di Malcesine sono ora visitabili e verranno ufficialmente presentate domenica 8 ottobre con il taglio del nastro con le autorità. 

Il progetto di riqualificazione ha permesso di liberare le trincee dagli arbusti e rivelare le connessioni tra i vari capisaldi, osservatori, riservette, trinceroni. Si tratta di un percorso di 5,4 chilometri che sale da Navene a Dosso Merlo; lungo la strada militare si possono intercettare la parte storica dell’abitato, fino alla Grande Guerra terra di confine, e le antiche vie di percorrenza prima della Gardesana. Il campo di Dosso Merlo fu anche teatro di combattimenti tra soldati tedeschi e americani durante la Seconda Guerra Mondiale, e l’esercito si servì delle trincee già presenti dal primo conflitto mondiale.

I “tovi” per l’esbosco del legname, le particolarità geologiche/geomorfologiche, gli aspetti vegetazionali e conservativi legati alla Riserva gardesana fanno da meravigliosa cornice a quella che è la protagonista: l’asse portante del passaggio della Prima Guerra Mondiale. La strada, infatti, è strutturata con manufatti legati al tema logistico, postazioni di artiglierie di vario calibro con unicità assolute, la stazione della teleferica che portava alle prime linee fino ad arrivare alla strutturazione completa del caposaldo di Dosso Merlo. 

Le trincee di Navene si sviluppano su un percorso ad anello di 5,4 chilometri.

La maggior parte del percorso, un percorso ad anello su viabilità di origine della Grande Guerra e più antica, è all’interno del perimetro della Riserva gardesana Orientale.  Partendo da Navene si percorre il fondo tracciato su sterrano che culmina al caposaldo di Dosso Merlo (300 m s.l.m). Il rientro devia verso Val de L’acqua (q. 320 m.slm) per poi seguire la sentieristica CAI fino a Navene. Un sistema di pannelli didattico/informativi guida il visitatore alla scoperta dei luoghi recuperati in una passeggiata, andata e ritorno, è di circa un’ora e mezza/due ore.

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