More. Ottima la raccolta, ma i prezzi pagati ai produttori sono stati più bassi rispetto a quelli pagati nel 2022. Redditizia invece la fragola quotata sopra i 2 euro al kg

(di Stefano Cucco) Le more, frutto ricco di principi attivi benefici, vitamine e sali minerali, sono note fin dall’antichità per le sue proprietà antiossidanti e per l’alto contenuto di acido folico. In altre parole è fondamentale nella dieta dell’essere umano.

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Si tratta di un frutto davvero ricco di proprietà. Altro non è che una bacca dei rovi e dei gelsi, piante molto diffuse in tutta Europa ed in Italia, che crescono spontanee nelle campagne, nei boschi e ai bordi delle strade. 

Le more nel veronese

Nel veronese la superficie coltivata con questi piccoli frutti è superiore ai 200 ettari. Il clima fresco di maggio e giugno ha favorito la maturazione delle more nel veronese, con una raccolta abbondante ed un prodotto di qualità eccellente.

Un po’ meno soddisfacenti, invece, sono stati i prezzi. La raccolta delle more è quasi agli sgoccioli, mentre è appena iniziata quella dei mirtilli e per ora è difficile prevedere come saranno le quotazioni di questi frutti.

Stiamo ultimando la raccolta delle more, che abbiamo iniziato a raccogliere ai primi di giugno”, afferma Damiano Valerio, imprenditore agricolo di Raldon. “Il prodotto quest’anno è bellissimo, grazie alle temperature fresche che ci hanno graziato fino alla fine di giugno. Il prezzo che viene pagato a noi agricoltori, però, è abbastanza basso: la media è di 3,50 euro al chilo, mentre l’anno scorso si era arrivati a 4,80 euro al chilo. Certo, i costi di produzione si pagano, ma il margine è basso, considerato che sono aumentati i costi degli imballaggi, dei trasporti e dell’energia”.

Ma non è tutto. “Il problema è che quest’anno vi è stata troppa offerta sia dall’Italia che dall’estero. Del resto”, prosegue, “la mora è un frutto facile da coltivare e perciò molti imprenditori intraprendono questa strada. Intanto, da pochi giorni abbiamo iniziato, invece, la raccolta dei mirtilli e anche questo prodotto è di qualità superiore grazie alle temperature favorevoli. Non sappiamo ancora quanto saranno quotati, ma pare che i prezzi non siano eccezionali. E’ stata archiviata, invece, con soddisfazione la stagione delle fragole.”

Quest’anno abbiamo avuto delle fragole eccellenti e, facendo un bilancio finale, anche i prezzi sono stati buoni, dato che in media hanno veleggiato sopra i due euro al chilo”, dice soddisfatto Valerio. “Siamo stati avvantaggiati dal fatto che la Germania è arrivata in ritardo con la produzione, a causa del freddo, mentre la Spagna non ha saturato il mercato italiano come solitamente accadeva.

L’unico problema”, conclude, “è stato la manodopera, non arrivata in tempo a causa dei cavilli burocratici causati soprattutto dal farraginoso sistema del click day. Mi sono salvato solo perché, grazie alle temperature fresche, le fragole sono maturate lentamente e sono riuscito a far fronte al grosso del lavoro con la squadra abituale di lavoratori dell’Est”.

Ricordiamo che nel veronese le coltivazioni adibite a fragola sono, salite a circa 300 ettari (+4,8%), che rappresentano l’80 per cento della superficie totale in Veneto (370 ettari).

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