No vax, no tampax, no ordine: adesso Draghi usi la forza della legge

(di Bulldog) L’ultima follia è dei camalli dei porti, a partire da Trieste, da cui dipende buona parte della nostra ripresa a Nordest: non lavoreranno da venerdì se non avranno gratis i tamponi che sono necessari per poter accedere in sicurezza al lavoro. L’Italia che lavora, che tutte le mattine si alza e va al lavoro rispettando la legge, è di nuovo ostaggio di una minoranza rumorosa che trova incredibili simpatie nella politica che parla alla pancia e che vuole cavalcare qualunque cosa per abbattere “l’ordine costituito”. Non è una cosa nuova: la stessa follia, con altre parole d’ordine, ha distrutto il miracolo economico degli Anni Sessanta non cercando miglioramenti (doverosi e legittimi) per i lavoratori, ma cercando in piazza di prendere il potere. Quella follia ci ha gettato negli Anni di Piombo e per vent’anni abbiamo avuti morti in piazza quasi ogni settimana.

E’ questo che si vuole di nuovo? sono i no-vax, i no-tampax (quelli che odiano i tamponi), i terrapiattisti, i cinquestelle, l’ultradestra i nuovi “utili idioti” di chi cerca di imporre alla maggioranza un nuovo corso? è così che Grillo & soci rivogliono il potere conquistato nelle urne e sperperato in pochi anni di follia amministrativa? Uno Stato serio non si fa mettere in queste condizioni. Ordina il vaccino obbligatorio. Punto e basta. E la destra, o è “legge e ordine” o non è. Sarebbe il caso che qualcuno (più d’uno) se lo ricordasse…

Tamponi gratis? No. Non se ne vede la necessità. Chi si è vaccinato non ne ha bisogno. Chi non ha voluto vaccinarsi, è un problema suo. Se li deve pagare. Non può pretendere che glieli paghi il resto della comunità nazionale. Non esiste. Ma dove siamo? Cosa dovrebbero pensare i tanti che per senso civico, per rispetto degli altri, hanno fatto il vaccino, magari superando anche qualche dubbio, qualche timore. In ogni caso un rottura di scatole: prenotazione online. Prova e riprova. Non prende. Tempo scaduto. Riprova.  Tessera sanitaria. Appuntamento. Coda. Rischio minimo, calcolato, ma comunque da mettere in conto. Acquisizione green pass, non sempre semplice e automatica. E adesso quelle stesse persone dovrebbero pagare l’80% del tampone a quelli che non si sono voluti vaccinare per andare a spasso? Ma neanche per sogno! Che discorsi sono?

E poi, e davvero si arrivasse a fare i tamponi “gratis”, come chiesto da Meloni, Salvini e Grillo, da qui a fine anno ci costerebbe un miliardo di euro. Un miliardo pagato da chi? Da noi, con le nostre tasse. Non ci siamo proprio. Per quale motivo quell’80% di italiani che per senso civico si è vaccinato anche controvoglia, anche con dei timori, anche accollandosi quella pur minima percentuale di rischio insita in ogni vaccino ed in ogni farmaco, dovrebbe pagare per coloro che per una scelta personale hanno deciso di non vaccinarsi? In base a quale logica si premia chi antepone l’interesse individuale a quello collettivo? 

Un tampone costa circa 20 euro, più o meno come il vaccino. Solo che il vaccino lo fai 2 volte, forse 3. Il tampone lo dovranno fare un giorno sì e un giorno. Dal 15 ottobre al 31 dicembre sono 38 volte. 3×20=760. 760 euro per ognuno dei no-vax.  Anche all’80% una follia! Se tu non vuoi vaccinarti e la legge te lo permette, puoi farlo. Ma non a spese mie! 

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