Terzo settore: il bilancio del Comune di Verona dopo cinque mesi di indagine

Il terzo settore a Verona sta vivendo un momento di crescita senza precedenti, con quasi trecento enti, imprese sociali e libere forme associative che hanno aderito alla recente iniziativa di mappatura promossa dal Comune. L’obiettivo principale di questa iniziativa è potenziare la rete collaborativa tra l’Amministrazione Comunale e gli Enti del Terzo Settore (ETS), garantendo una risposta più efficace ai bisogni dei cittadini.

L’assessorato al Terzo Settore del Comune di Verona ha istituito questa iniziativa con l’intento di creare un rapporto sul territorio basato su una co-programmazione attiva, anziché su una tradizionale gerarchia. La volontà è quella di valorizzare e accrescere la collaborazione tra le diverse realtà presenti sul territorio.

Il primo passo fondamentale è rappresentato dalla Mappatura del Terzo Settore, avviata lo scorso 19 maggio e in corso fino al 31 dicembre, grazie alla collaborazione delle 8 Circoscrizioni del Comune e con il supporto dell’Ufficio Statistica.

Terzo settore, 270 le realtà scaligere censite

La mappatura è stata presentata in Sala Arazzi con la partecipazione dell’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini, i presidenti delle Circoscrizioni e rappresentanti di enti e associazioni del territorio. L’assessore ha sottolineato l’entusiasmo e la soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi e ha annunciato l’intenzione di continuare a coinvolgere gli enti in percorsi di formazione e accompagnamento a partire dal prossimo anno.

A oggi, dopo cinque mesi dall’avvio dell’indagine, sono stati analizzati 270 questionari pervenuti, fornendo un primo quadro della distribuzione geografica degli ETS e dei servizi offerti. Dai risultati emersi, è evidente che la concentrazione di sedi principali/legali degli ETS è nelle Circoscrizioni 1^, 2^ e 3^, mentre la Circoscrizione con più sedi operative è la 5^.

Oltre il 80% degli ETS ha dichiarato la disponibilità a collaborare con il Comune in percorsi di co-progettazione e, prossimo obiettivo, anche di co-programmazione. Questo dato riflette l’interesse dell’Amministrazione a avviare percorsi partecipati e coordinati per trovare soluzioni condivise a problemi comuni.

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