Trasparente come l’acqua: il processo Pfas è ora on line per avere tutte le informazioni udienza dopo udienza

È on line il nuovo sito di informazione e approfondimento sui temi legati all’inquinamento da Pfas, https://www.processopfas.it/. Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalle società idriche che si sono costituite parti civili contro i presunti responsabili del disastro ambientale che ha colpito le province di Padova, Vicenza e Verona. All’interno del sito si potranno monitorare l’andamento del processo, e tutte le informazioni inerenti al tema tanto sentito dalle comunità locali.
Nel portale sono disponibili le sezioni dedicate alle inchieste e al processo che verrà seguito con un report dettagliato ad ogni udienza, la rassegna stampa, i progetti e gli investimenti.

 “Da quando ci siamo trovati a dover affrontare l’emergenza Pfas la trasparenza è sempre stata il valore al centro del nostro operato”, dicono i quattro presidenti delle società idriche Piergiorgio Cortelazzo, Acquevenete; Angelo Guzzo, Viacqua; Roberto Mantovanelli,  Acque Veronesi e Renzo Marcigaglia, Acque del Chiampo.
Recentemente la procura di Vicenza ha unificato i due procedimenti Pfas1 e Pfas2 (la prima indagine riguarda lo sversamento Pfas fino al 2013, la seconda vede i manager imputati per lo sversamento di cC6o4, GenX fino al 2017 e per la bancarotta di Miteni spa di Trissino – Vi) e chiesto il processo per 15 manager, tra cui anche vertici di Mitsubishi Corporation. Prossima udienza il 13 aprile.

In fase istruttoria l’accusa ha fatto proprio un tema sollevato proprio dal collegio difensivo delle società idriche, riconoscendo agli imputati del procedimento “Pfas-bis” l’imprescrittibilità dei reati ambientali. Ricordiamo che a oggi sono stati investiti oltre 100 milioni di euro nelle opere di ripristino della salubrità dell’acqua nelle province di Padova, Vicenza e Verona. Il 13 aprile è prevista una nuova udienza del processo Pfas: le società idriche, che si sono costituite parti civili, saranno presenti con i loro avvocati Angelo Merlin (acquevenete  e Viacqua), Vittore d’Acquarone (Acque Veronesi) e Marco Tonellotto (Acque del Chiampo). Nel prossimo appuntamento si arriverà molto probabilmente al rinvio a giudizio. Il collegio difensivo auspica che si arrivi presto al confronto dibattimentale, per rendere giustizia ai cittadini e alle società idriche, prime a intervenire sulla base delle direttive del commissario straordinario dell’emergenza. 

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