Una scelta di successo

«Veronafiere – spiega il presidente Luigi Castelletti – con Vinitaly China ha realizzato l’obiettivo di creare un sistema integrato per la promozione all’estero della cultura e del business del made in Italy alimentare[//]». Vintaly China e Cibus 2006 conquistano oltre 6 mila operatori professionali tra importatori, buyers, enotecari, ristoratori e pubblico interessato alle ai prodotti made in Italy. Ottime notizie dal fronte cinese: l’ottava edizione di Vintaly China e Cibus 2006 conquistano oltre 6 mila operatori professionali tra importatori, buyers, enotecari, ristoratori e pubblico interessato alle degustazioni di vino ed alle preparazioni di cibo italiani. La rassegna, svoltasi a Shanghai dal 23 al 25 novembre scorsi, ha sancito anche la prima realizzazione dell’accordo strategico siglato tra Veronafiere con Fiere di Parma per creare con Cibus un sistema integrato per la promozione all’estero del Food&Wine italiani in partnership con Buonitalia. «Veronafiere – commenta il presidente Luigi Castelletti – con Vinitaly China ha realizzato l’obiettivo di creare un sistema integrato per la promozione all’estero della cultura e del business del made in Italy alimentare. La prima tappa di Vinitaly Japan a Tokyo, le iniziative consolidate di Vinitaly US Tour e Vinitaly Russia e India, costituiscono una realtà concreta per il sistema imprese del nostro Paese». Parole queste rimarcate anche dal Ministro De Castro nel suo intervento di apertura di Vinitaly China e Cibus 2006, nel quale aveva evidenziato come «tale collaborazione eviti la proliferazione di eventi fieristici e di promozione, proponendosi come un modello organizzativo vincente per l’esportazione del settore alimentare italiano». All’iniziativa hanno assicurato la propria collaborazione per l’edizione di quest’anno Ice, Federalimentare, Regione del Veneto e Regione Emilia-Romagna; mentre si è registrata durante i giorni di fiera la presenza dei vertici di Federalimentare, Coldiretti e Fedagri. E se le proiezioni al 2010 dicono che la Cina diventerà il primo mercato di consumo di vino del mondo, intanto Vinitaly si gode un primato «costruito in lunghi anni di attività e che quest’anno ha registrato dati importanti per il settore: 100% di aumento in valore delle vendite di vino in un solo anno che raggiungerà a fine 2006 i 10 milioni di euro, mentre i consumi sono passati dal 2004 ad oggi da uno storico e statico 0,3 a 1,15 litri pro capite- sottolinea il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani -. Il 40% dei consumi passa dal canale della ristorazione, wine bar e discoteche e il vino rappresenta per i giovani dai 25 ai 35 anni una moda che sta avvincendo ed affascinando per la cultura che sa esprimere». Attraverso la partnership con Cibus Parma, invece, è stato possibile proporre durante i giorni di fiera la cultura del prodotto, della cucina e del gusto del food made in Italy: gli ingredienti delle MasterClasses promosse in collaborazione con Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, che ha catturato l’attenzione dei ristoratori cinesi presenti alla rassegna. Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail