Cattolica, al 30 settembre migliora ancora il solvency ratio. La raccolta premi scende a 4,1 miliardi€

Cattolica torna nel mirino degli analisti finanziari che considerano l’eventualità di una rottura dell’accordo con Banco BPM sulla joint venture Vera di bancassurance. La joint venture è del 2017 ed avrebbe durata 15 anni: potrebbe trovare soluzione se uno dei due partner vedesse modificare il proprio azionariato: cosa che sta accadendo su entrambi i fronti. Ed è sul versante Cattolica che uno scioglimento della partnership potrebbe avere effetti più pesanti. L’analisi ha rallentato la corsa del titolo che la trimestrale di oggi, al 30 settembre scorso, ha spostato di molto. Per la compagnia di Lungadige Cangrande si è registrato un risultato operativo in miglioramento a 297 milioni di euro, con un Solvency II Ratio pari al 161% prima dell’impatto dell’aumento di capitale (il che apre qualche interrogativo sulla fretta dell’Ivass nell’imporre un cavaliere bianco: alla fine del mese di ottobre è stato eseguito l’aumento di capitale da 300 milioni di euro riservato a Generali). Il Risultato Operativo è atteso tra i 350 e i 375 milioni di euro.

La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto Danni e Vita cala del 17,3% a €4.124 mln prevalentemente a seguito del periodo di lockdown. Nel business Danni diretto si riscontra una flessione del 2,6% dovuta all’Auto. Il calo della raccolta Vita è pari al 24,0%. Il combined ratio risulta in netto miglioramento al 90,0% (-5,1 p.p.) nonostante l’accantonamento per tener conto del voucher per i clienti Auto che pesa il 3,3% dei premi di competenza. Grazie anche ad una crescita nel segmento Vita, il risultato operativo segna un deciso incremento del 37,5% a €297mln, portando il RoE operativo ad attestarsi al 10,0%.

L’Utile Adjusted al settembre scorso è pari a €116mln, in crescita del 21,0% rispetto ai 9M2019 nonostante diverse svalutazioni su investimenti immobiliari (-€14mln), partecipazioni (-€5mln) ed azioni e fondi AFS(-€7mln). L’utile netto di Gruppo a €42mln (€84mln 9M2019) risulta in flessione rispetto all’anno precedente (- 50,5%).

La raccolta premi del lavoro diretto registra una flessione del 2,6% a €1.483mln. Al risultato contribuisce per €726mln il segmento Non-Auto, la cui raccolta è allineata allo scorso esercizio (+0,2%). I premi del segmento Auto si attestano a €757mln, in calo del 5,1% principalmente a causa della flessione della raccolta avvenuta nella fase di lockdown e dell’effetto delle iniziative a favore degli assicurati, tra cui il voucher. La Compagnia beneficia del calo dell’80% dei sinistri auto.

Nel segmento Vita la raccolta del lavoro diretto è in calo del 24,0% a €2.625mln, anche per effetto della decisa decrescita durante il periodo del lockdown.

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