Hellas Verona: perdere con la Juventus 1-0 a Torino ci sta. Ma non dopo 96 minuti e 10 secondi, nel recupero del recupero. L’episodio, la sfiga, d’accordo. Ma alla fine quel che conta è che dopo 8 giornate il Verona porta a casa solo 2 punti. Che sommati ai 6 fatti, a questo punto sorprendentemente, nelle prime due partire, fanno 8. Siamo al fondo classifica. Non bene. Qualche preoccupazione comincia ad affiorare. Assieme a qualche dubbio sull’allenatore.
Certo se da Torino si tornava a Verona con un punto tutti eravamo contenti e si sarebbero elogiato il carattere delle squadra e la bravura di Baroni a mettere in campo una squadra che è riuscita ad arginare uno degli squadrone del campionato. Al di là dell’amarezza del risultato, che peraltro tutti avevano messo in conto, bisogna considerare che l’Hellas è riuscito a tenere testa alla Juve fino a pochi secondi dalla fine con un gioco ordinato. E questo è un elemento confortante.
Restano ancora molte perplessità sulle scelte dell’allenatore che dopo 10 giornate dà l’impressione di non aver ancora chiaro su che uomini puntare. Troppe formazioni diverse, troppi spostamenti, troppi esperimenti. E questo non dà di sicuro né certezze né morale alla squadra. L’effetto di tutto questo lo si può leggere dalla classifica.
Hellas Verona: cruciali le due prossime gare
Le prossime due gare saranno col Monza e con il Genoa. Sarà quello il momento della verità. Sono due squadre, non degli squadroni. Bisognerà vincere. O, alla peggio, fare punti. Se ciò non avvenisse si porrebbe pesantemente il problema dalla panchina. Che alcuni già sollevano.
